In occasione dell’8 marzo negli uffici di via Piazza del Carmine e via San Benedetto un omaggio filatelico a tutte le donne. Sono donne il 63% del personale nella città metropolitana di Cagliari e il 56% nella provincia del Sud Sardegna.
Si ispira ad Andy Warhol e ai suoi celebri ritratti la cartolina che Poste Italiane ha realizzato in occasione della “Festa della Donna” e che sarà distribuita gratuitamente, fino ad esaurimento, alle donne che entreranno negli uffici postali di Cagliari, in piazza del Carmine e via San Benedetto, e negli uffici di Quartu Sant’Elena, in via Verdi, Selargius Su Planu, Guspini e Iglesias, in corso Colombo).
Saranno disponibili anche quattro francobolli dedicati al genio femminile italiano, emessi dal Ministero dello Sviluppo Economico e appartenenti alla serie tematica “Le eccellenze del sapere”: un omaggio al mondo femminile che ha contribuito in modo determinante allo sviluppo di Poste Italiane fin dalla sua nascita, a metà dell’Ottocento, quando in azienda arrivarono le prime telegrafiste.
La provincia di Cagliari è un esempio concreto dell’integrazione della componente femminile in tutti gli ambiti aziendali. Sono infatti donne il 63%, nella città metropolitana di Cagliari, e 56%, nella provincia Sud Sardegna, di tutti i dipendenti (rispettivamente + 9% e + 2% in più della media nazionale).
Poste Italiane rimane una delle aziende con la più alta presenza femminile in Italia e oggi, infatti, le donne rappresentano circa il 54% della popolazione aziendale e guidano, in media, il 58% degli uffici postali e svolgono ruoli dirigenziali di primo piano a partire dalla Presidente di Poste Italiane, Bianca Maria Farina.
La presenza femminile in Poste Italiane è resa possibile anche grazie alle molteplici politiche aziendali per le pari opportunità e alle numerose iniziative in tema di welfare.
Poste Italiane, inoltre, tutela la maternità e la paternità garantendo ai lavoratori un trattamento migliore rispetto a quanto previsto dalla normativa: durante il congedo di maternità eroga il 100% della retribuzione per tutti i cinque mesi di astensione dal lavoro, rispetto al pagamento dell’80% previsto dalla legge, mentre i genitori che utilizzano il “congedo parentale” nei primi sei anni di vita del bambino, ricevono l’80% della retribuzione per i primi due mesi, invece del 30%.