Ironia al nero tra satira e nonsense con “Katakombe Kabarett” in cartellone domani, sabato 24 marzo,al TsE di Is Mirrionis
Sotto i riflettori Andrea Meloni e Sabrina Mascia per un’antologia di monologhi e dialoghi umoristici e grotteschi, sulla falsariga dell’omonimo kabarett politico-letterario fondato da Werner Finck, Hans Deppe e Robert Adolf Stemmle nella Berlino degli Anni Venti, per uno spettacolo divertente e coinvolgente che riporta alla vivace temperie culturale della Germania del primo Novecento rivisitata in chiave contemporanea tra citazioni d’autore e testi inediti scritti ad hoc dallo stesso Andrea Meloni.
Un raffinato gioco di specchi tra attualità e storia con il “Katakombe Kabarett” incastonato nel progetto pluriennale di “Teatro Senza Quartiere / per un quartiere senza teatro” a cura del Teatro del Segno – con la direzione artistica di Stefano Ledda – che fa del TsE di Is Mirrionis un prezioso e attivo centro d’arte e cultura oltre che un nuovo palcoscenico per la città.
Viaggio ideale in Germania durante la breve e intensa stagione della Repubblica di Weimar – con la sua ricca e feconda temperie artistica e culturale – con l’affascinante e grottesco “Katakombe Kabarett” firmato Teatro Laboratorio Alkestis e Compagnia d’Arte Circo Calumèt – in cartellone DOMANI (sabato 24 marzo) alle 21 al TsE di Is Mirrionis in via Quintino Sella a Cagliari per la Stagione “Teatro Senza Quartiere” 2017-18 – nell’ambito del progetto pluriennale intitolato “Teatro Senza Quartiere / per un quartiere senza teatro” a cura del Teatro del Segno.
Tra sketckes, parodie e canzoni gli attori Andrea Meloni (anche autore dei testi originali) e Sabrina Mascia faranno rivivere le atmosfere della Berlino degli Anni Venti e Trenta – con un’antologia di monologhi e dialoghi ispirati ai fortunati spettacoli di Die Katakombe – il kabarett politico-letterario fondato da Werner Finck, Hans Deppe e Robert Adolf Stemmle, dove si sono esibiti artisti come Rudolf Platte, Theo Lingen, Ursula Herking, Isa Vermehren, Ernst Busch, Hanns Eisler, Erich Kästner, Ivo Veit e Erik Ode.
Un raffinato divertissement sul filo dell’humour nero tra satira e nonsense per una riflessione in tono ludico scherzoso sui temi scottanti dell’attualità – dalle più delicate e complesse questioni politiche alle drammatiche emergenze sociali, dai paradossi della democrazia alle stravaganti logiche del potere, per mettere in scena con ironia e in chiave squisitamente contemporanea in dibattito della società civile su argomenti cruciali – tra etica ed estetica.
Una pièce scoppiettante e sorprendente, costruita per quadri e libere associazioni e contrasti, tra folgoranti allegorie e amare verità, che propone un’indagine sulla natura umana, tra nobili e generosi slanci e inconfessabili impulsi: una rigorosa partitura, tra eleganti esercizi di stile e argute provocazioni, da cui affiora, per squarci e illuminazioni, un vivace affresco della società.
“Katakombe Kabarett” prosegue nel solco de “L’Incantanebbia”, un’opera fra teatro e musica scritta, diretta e interpretata da Andrea Meloni che ha debuttato al Teatro Alkestis di Cagliari e poi allo Zelig di Milano alla fine del 2015 con cui l’attore, autore e regista si è riavvicinato, dopo varie esperienze e un ricco percorso professionale nell’ambito del teatro sociale, alla scrittura e all’interpretazione del genere comico e satirico.
Quasi un ritorno alle origini per l’eclettico artista – dall’esordio con lo spettacolo “Il Palazzo sullo Sgabello”, agli articoli di satira sul quotidiano “L’Unione Sarda”, al primo premio come autore umoristico per il concorso nazionale della rivista “Comix”, tra i passaggi più significativi di quella parte della sua carriera.
Una cifra ironica venata di sottile malinconia – da clown post-moderno – che volge verso l’humour nero per un “Katakombe Kabarett” tutto da (ri)scoprire con tutta l’eleganza, le battute feroci e le emblematiche canzoni, insomma tutta la “pericolosità” dei pensieri in libertà – tanto da suscitare l’interesse – dopo l’avvento del regime nazista – del ministro Joseph Goebbels, che ne ordinò la chiusura, con conseguenze drammatiche per gli artisti che avevano saputo cogliere fin troppo bene lo spirito dei tempi.
Alle soglie del Terzo Millennio Andrea Meloni e Sabrina Mascia ripropongono la formula dell’originale, puntando gli strali della satira sul declino della civiltà occidentale e sulle contraddizioni e i nodi irrisolti dell’economia e della politica e perfino della cultura in una miscela esplosiva per ridere e sorridere… e pensare.
Prossimi appuntamenti al TsE
Il Terzo Occhio – mercoledì 11 aprile alle 21 il TsE di Is Mirrionis a Cagliari ospiterà “Vania” della compagnia Oyes per il quarto e ultimo appuntamento con Il Terzo Occhio, la nuova Stagione di Teatro Contemporaneo organizzata dal CeDAC (in collaborazione con il Teatro del Segno).
La Stagione di Teatro Senza Quartiere al TsE di Is Mirrionis proseguirà invece sabato 14 aprile alle 21 con “Nata dalla Luna” di e con Virginia Viviano (da un racconto di Italo Calvino) – mentre slitta al prossimo autunno “Sei Monologhi da Pirandello” (già annunciato per il 31 marzo).
Ironia in scena sabato 28 aprile alle 21 con “Egregio Signor Assessore” di e con Elio Turno Arthemalle protagonista insieme con Valentina Fadda, Eleonora Giua, Emanuela Lai, Daniele Pettinau e Angelo Trofa per chiudere in bellezza (sabato 12 e domenica 13 aprile) con “Blumen” con Miana Merisi e Luigi Tontoranelli, per la regia di Maria Assunta Calvisi.
Spazio alle sette note con la rassegna “Musica al TsE” che dà spazio ad artisti ed ensembles dell’Isola e non sono, per offrire una panoramica il più possibile ampia sui vari generi e stili – dalla musica classica al pop, al rock, al jazz, alla world music e all’hip hop.
Il TsE di Is Mirrionis a Cagliari ospita anche stages e laboratori – da “Cartoons in carne ed ossa”, il laboratorio di gioco teatrale condotto da Serenella Converti alias “La signorina Tina” e un intrigante percorso sui segreti della mente con le lezioni sulle Tecniche di Memoria e di Lettura Veloce a cura di Iolanda Mason per InversaMente: (per informazioni e iscrizioni: cell. 3495834205).
La Stagione 2017-2018 di “Teatro Senza Quartiere” (come la rassegna “Musica al TsE”)e così stages e laboratori si inseriscono nel progetto pluriennale “TEATRO SENZA QUARTIERE/ per un quartiere senza teatro” 2017-2021 a cura del Teatro del Segno con la direzione artistica di Stefano Ledda – in collaborazione con la Parrocchia di Sant’Eusebio di Cagliari e con il patrocinio e il sostegno del Comune di Cagliari e della Regione Autonoma della Sardegna e l’apporto prezioso di alcuni sponsor privati.
Il progetto “TEATRO SENZA QUARTIERE/ per un quartiere senza teatro” 2017-2021 vede in prima fila, accanto al Teatro del Segno, l’Accademia Internazionale della Luce, l’AIDI/ Associazione Italiana di Illuminazione – Sardegna, il Teatro Tages, Luna Scarlatta, Doc Servizi e CeDAC (Centro Diffusione Attività Culturali) che organizza il Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna.
www.teatrodelsegno.com
Satira e non sense, humor nero e grottesco: questi sono i diversi stili comici in cui spaziano i monologhi e i dialoghi di “KATAKOMBE Kabarett”, reading teatrale pensato e creato appositamente per contesti non teatrali, che nel nome e nel genere riprende uno tra i più celebri locali di Kabarett della Germania degli anni Venti e Trenta.
Il reading teatrale, nel quale sono presenti anche canzoni originali e non, tratta di temi universali e di stretta attualità grazie ai testi di Andrea Meloni e di vari altri autori.
Attraverso la scrittura e la messa in scena di questo reading teatrale Andrea Meloni continua il percorso iniziato con “L’Incantanebbia Kabarett” (produzione di teatro – musica del Teatro Laboratorio Alkestis e della Compagnia d’arte Circo Calumet che ha debuttato all’Alkestis di Cagliari e allo Zelig di Milano alla fine del 2015) che l’ha riportato dopo circa vent’anni alla scrittura e all’interpretazione del genere comico e satirico.
Lo spettacolo “Il Palazzo sullo Sgabello”, gli articoli di satira sul quotidiano “L’Unione Sarda” e il primo premio come autore umoristico per il concorso nazionale della rivista “Comix”, segnano i momenti più significativi di quel periodo artistico.