«La politica regionale deve produrre atti legislativi che consentano una ripresa del settore, come la legge di semplificazione edilizia che fornisce delle regole più semplici a chi vuole operare interventi edilizi e di ristrutturazione, velocizzando le autorizzazioni, un passo importante che favorisce soprattutto il settore privato». Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau intervenendo questa mattina a Cagliari al VII congresso regionale della FENEAUIL celebrato all’hotel Holiday INN e dedicato al tema “Costruiamo Insieme, Lavoro e Solidarietà”.
«So di rivolgermi ad un settore che ha subito più di altri le conseguenze della crisi economica che ha colpito il nostro Paese – ha sottolineato il presidente – con oltre 30 mila posti di lavoro persi, centinaia di imprese chiuse. In Sardegna la crisi ha pesato di più e questo è legato certamente ad una condizione che noi ci trasciniamo da sempre.»
«Il nostro essere un’isola comporta dei deficit infrastrutturali legati alla mancata continuità territoriale delle merci oltre che dei passeggeri, alla viabilità, ai trasporti e alla mancanza di energia a basso costo, uno dei temi principali legati alla mancata competitività della nostra isola. L’insularità rimane il tema principale della nostra regione, ecco perché dobbiamo proseguire la nostra battaglia per il pieno riconoscimento di questa condizione anche a livello europeo perché è in quella sede che sono previste le linee di intervento specifiche e mirate che servono a garantire pari competitività alle regioni insulari».
Il massimo rappresentante dell’Assemblea sarda ha poi ricordato gli interventi sull’edilizia pubblica “che oggi dovrebbero dare respiro in un momento dove ci sono le risorse, ricordo i 260 milioni di euro sul progetto Iscol@ che sinora ha garantito 1500 interventi di ristrutturazione e messa a norma delle scuole sarde e ricordo soprattutto i fondi all’interno del Patto per la Sardegna siglato con il Governo Renzi, 5 miliardi di euro da spendere per il pubblico che vanno a compensare in parte quel gap che noi abbiamo in termini infrastrutturali.
Dobbiamo spendere rapidamente queste risorse – ha aggiunto – la legge sugli appalti recentemente approvata dal Consiglio aiuterà a semplificare le procedure in attesa di una completa ripresa dell’economica che dia spazio anche all’edilizia privata, oggi costretta dalla persistenza di un PPR che ha sicuramente avuto il pregio di tutelare l’ambiente ma che oggi ha necessità di essere integrato.
La Sardegna ha bisogno di una nuova legge urbanistica che consenta di superare i vincoli con regole precise ma dovute. Abbiamo un buon testo sul quale confrontarci, siamo pronti a discutere anche su quelle parti, a mio avviso strumentalmente messe in discussione, che tanto hanno suscitato polemiche, anche andando ad uno stralcio delle stesse, se fosse necessario, ma il resto della legge va approvato perché l’impianto è buono e questo è un obiettivo di mandato. Il mio impegno personale – ha concluso – ad accelerare le procedure in Consiglio regionale».