Catalogna, 9 arresti per gli incidenti. E Sardigna Libera sta con gli indipendentisti
Catalogna: 9 arresti per scontri domenica, 100 persone ferite
Le proteste di domenica in Catalogna per l’arresto dell’ex president, Carles Puigdemont, in Germania, si sono chiuse con un bilancio di 9 persone arrestate e 100 feriti (dei quali 23 agenti dei Mossos d’Eesquadra). Il bilancio e’ dei servizi di emergenza catalani. Stamane la situazione appare tranquilla (le manifestazioni sono andate avanti fino all’una di notte), ma il presidente del Parlament, Roger Torrent, ha incontrato di buon mattino il capo dei Mossos, Ferran Lòpez. Domenica, a tarda notte, Torrent ha fatto un appello alla “calma” e ha insistito sulla necessità di formare un fronte “unitario” contro la “repressione”.
Catalogna: Sardigna Libera, libertà per prigionieri politici
“Sardigna Libera” protesta “contro l’ondata repressiva e lotta per la restituzione della libertà ai prigionieri politici catalani”. In una nota firmata dall’ex consigliera regionale Claudia Zuncheddu, il movimento chiede “alle istituzioni sarde e a tutti i democratici d’Europa che si mobilitino per la difesa dei diritti dei popoli e per la giustizia”.
“Puigdemont è nelle mani della magistratura tedesca. Con il suo arresto rischia di fermarsi il processo di internazionalizzazione del conflitto catalano”, spiega Zuncheddu. “L’indipendentista Clara Ponsati i Obiols, ex-esponente del governo catalano, rifugiata in Scozia, ha deciso di consegnarsi alle autorita’ locali. Il leader indipendentista Puigdemont, al rientro in Belgio dalla Finlandia, viene arrestato in Germania”.
“A tre mesi dalla sospensione del mandato d’arresto europeo, il Tribunale supremo spagnolo ha riemesso il provvedimento che ha portato all’arresto di Puigdemont”, sostiene l’ex consigliera. “La richiesta di asilo politico in Germania non è facilmente ottenibile sia per lo schieramento di Merkel a fianco del governo spagnolo, sia perché il mandato d’arresto europeo ha la priorità. “Tuttavia sulla estradizione di Puigdemont, l’Europa non può ignorare che trattandosi di un processo politico, sono più che fondati i dubbi sulla garanzia di equità del giudizio del tribunale spagnolo”. ”
Altri leader indipendentisti venerdì scorso sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di ribellione allo stato spagnolo, un reato che non dovrebbe sussistere visto che tutto e’ avvenuto attraverso passaggi democratici e non violenti”.
Fonte: www.affaritaliani.it