Gigi Camedda (piano e voce) e Gino Marielli (chitarra acustica, hang e voce) saranno protagonisti con Nicola Nite (voce leader e chitarra acustica) venerdì 9 marzo alle 21 sul palco dell’Auditorium Comunale di Arzachena e venerdì 27 aprile alle 21 al Teatro Comunale di San Gavino Monreale.
Un intrigante viaggio “Dentro le parole” con la il nuovo progetto musicale dei Tazenda, in tour nell’Isola sotto le insegne del CeDAC per Stagione 2017-18 – Sezione Musica – nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna.
Parte dalla Gallura il nuovo “viaggio” musicale dei Tazenda: debutta venerdì 9 marzo alle 21 all’Auditorium Comunale di Arzachena “Dentro le parole” – il nuovo progetto di Gigi Camedda e Gino Marielli con il cantante Nicola Nite – protagonisti anche venerdì 27 aprile alle 21 al Teatro Comunale di San Gavino Monreale sotto le insegne del CeDAC per la Stagione 2017-18 – sezione Musica – nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna (e sabato 28 aprile alle ex Caserme Mura per la Mostra del Libro di Macomer).
Sul palco – oltre ai due fondatori dei Tazenda e al cantante Nicola Nite, nuova “voce” della band – Marco Camedda (piano, djembè, darabouka), Massimo Cossu (chitarre acustiche, banjo, mandolino), Marco Garau (batteria, Cajón) e Massimo Canu (basso) – per un’intrigante antologia di canzoni – dall’inedita “Dentro le parole” scritta da Nicola Nite, Massimo Severo Sestu e Gino Marielli a “Pitzinnos in sa gherra”, da “Carrasecare” alla hit “Cuore e vento”, da “Madre Terra” a “Amore Nou” – che approderà anche sabato 28 aprile alle ex Caserme Mura di Macomer in occasione della Mostra del Libro.
Un evento speciale per ripercorrere insieme agli artisti trent’anni di musica – dal primo album “Tazenda” (1988) che sintetizza la cifra stilistica del trio formato da Andrea Parodi, Gigi Camedda e Gino Marielli, in una felice mescolanza di sonorità contemporanee e echi e stilemi della tradizione dell’Isola con una forte vocazione identitaria, da cui scaturisce la scelta di esprimersi in limba. Fin dalle origini i Tazenda si sono imposti sulla scena nazionale con la peculiarità di una musica pop-rock-etno-folk in sardo logudorese, dove chitarre e tastiere si intrecciano alle launeddas e all’organetto diatonico come alle voci dei tenores, per raccontare il presente affrontando temi delicati e scottanti, ma anche la magia e la bellezza dell’Isola nel cuore del Mediterraneo e cantare l’amore e il rimpianto trasfigurati in poesia come nella celeberrima versione de “No potho reposare” di Salvatore Sini e Giuseppe Rachel.