Presentata in rettorato la sfida conclusiva che si tiene al teatro dell’Ente lirico, co-organizzatore dell’evento volto a costruire e formare cultura imprenditoriale
Oggi, giovedì 8 marzo, alle 10, la sala consiglio del rettorato ha ospitato la conferenza stampa di presentazione della finale regionale del Contamination Lab dell’università di Cagliari. All’evento – che si terrà domenica 25 marzo al teatro dell’Ente lirico di Cagliari, co-organizzatore della finale – prendono parte 6 start up delle 30 al via, con 24 rappresentanti. Il moderatore della serata sarà Alberto Matano, conduttore del Tg1 Rai. In teatro una delegazione degli Special Olympics Sardegna – sponsor ufficiale della #05edizione – sarà coinvolta nell’accoglienza. Intanto, cresce l’attesa per il testimonial 2018.
Gli interventi. “Siamo felici di essere splendidamente inclusivi e contaminanti con un percorso etico, culturale e scientifico d’eccellenza. Il Contamination Lab è l’ennesima conferma che l’ateneo cresce e promuove competenze e cultura d’impresa. La Sardegna – dice il rettore Maria Del Zompo – è terra di gioventù che si mette in gioco per vincere e costruire percorsi importanti. Siamo orgogliosi di essere senza confini di razza, censo, religione, scienza e cultura”.
Per Maria Chiara Di Guardo, pro rettore Innovazione e responsabile CLab, “La nostra storia ha cinque anni di vita e conferma una stretta collaborazione tra ateneo e imprese. Interagire è il segreto per esser competitivi in un mercato sempre più innovativo. Per questa edizione siamo grati all’associazione Millesport Special Olympics: la loro partecipazione arricchisce il nostro lavoro”.
Interazione sottolineata anche da Claudio Orazi, sovrintendente dell’Ente Lirico di Cagliari: “In passato i teatri sono stati intesi come roccaforti, ma noi ringraziamo l’Università di Cagliari: anche con la partecipazione al CLab, vogliano essere vicini alle persone e al territorio”. Coach, imprenditore e fondatore di The Net Value, Mario Mariani taglia corto: “Il rettore ha parlato di diversità, un tema che ci trova felicemente complici: Le innovazioni culturali sono l’incontro tra posizione e idee diverse.
Quando 120 ragazzi si uniscono e confrontano, nascono dinamiche importanti e impegnative”. Per Marco Deiosso (Nausdream), Sarah Pinna (Little Alienz), Alessandar Farris (Intendime) e Nicola Usala (Babaiola), testimonial della campagna pubblicitaria del CLab 2017/18, un solo precetto: “Grazie all’Università di Cagliari siamo riusciti a sfidare tutti i confini”. Le quattro start up maturate nelle precedenti edizioni del CLab hanno raggiunto un ruolo di pregio nei mercati internazionali.
CLab capofila in Italia. Il percorso lanciato e curato dall’ateneo di Cagliari, teso a costruire e indirizzare alla cultura d’impresa, è stato premiato dal ministero per lo Sviluppo economico quale format ideale nell’ambito della formazione avanzata. Al Clab 2017 hanno preso parte centoventi allievi. Alle precedenti edizioni hanno aderito, tra gli altri, il campione di ciclismo, Fabio Aru, e il writer, Manu Invisibile, il musicista Moses Concas. Il CLab Unica rappresenta un percorso di crescita dove i confini si avvicinano, si ripensano e si superano: questi i motivi che hanno portato l’Università di Cagliari a promuovere l’evento finale con una campagna non convenzionale.
La 5a Edizione del CLab UniCa viene raccontata attraverso il concetto del confine come esperienza di vita e di apprendimento con il claim “Contamination Lab Unica, i confini sono un punto di vista” e durante la conferenza verrà presentata la campagna della #05Edizione.
Conferenza e partecipazione. Alla presentazione dell’evento hanno preso parte Maria Del Zompo, Maria Chiara Di Guardo, Marco Deiosso, Sarah Pinna, Nicola Usala, Alessandra Farris, Mario Mariani, Claudio Orazi e una delegazione degli Special Olympics Sardegna. La partecipazione all’evento è gratuita, previa registrazione sul sito www.clabunica.it.