“Il giorno di Pasqua e Pasquetta scatta una foto al tuo arrosto o piatto a base di agnello di Sardegna Igp e pubblicala sulla pagina facebook Agnello di Sardegna. La foto più bella, o comunque quella che raccoglierà più like riceverà in premio un agnello messo in palio dal Consorzio di tutela” spiegano dal Consiglio di amministrazione del Contas.
L’agnello, ed in particolare quello sardo, è il simbolo della Pasqua. E’ in questo periodo che vengono macellati il 25 % della produzione totale di agnelli in Sardegna e la quasi totalità è consumata in Italia.
Quantità inferiore a quella richiesta dal mercato. Secondo le stime del Contas, infatti, ogni anno in Italia vengono macellati nel periodo pasquale circa 410 mila agnelli mentre la richiesta del mercato è stimata intorno agli 800 mila animali.
Una differenza di circa 400 mila agnelli che viene colmata con l’importazione.
“Come abbiamo già detto nei giorni sorsi gli agnelli stanno arrivando soprattutto dalla Romania e dalla Grecia – dice il presidente del Contas Battista Cualbu – come del resto testimoniano anche le foto che stanno circolando nei social. Arrivo ovviamente legale, che non può fermare nessuno perché siamo in un libero mercato. Per questo chiediamo maggiore attenzione ai consumatori e li invitiamo a leggere attentamente le etichette. L’agnello sardo si riconosce perché ha il marchio Agnello Igp di Sardegna”.
“Allo stesso tempo abbiamo intensificato i controlli – continua il direttore del Contas Alessandro Mazzette – per evitare che ci sia qualche frode e che si spacci per sardo un agnello estero. La concorrenza è agguerrita e nel mercato la parola sardo (che del resto non può essere utilizzata perché evocativa di quello marchiato Igp) è sinonimo di genuinità, pascolo brado e benessere animale. Per non sbagliarsi acquistate quello marchiato Agnello di Sardegna Igp”.