Simona Rossotti – imprenditrice e politica cuneese di 36 anni e assessore al Turismo del comune di Como – è in Russia per seguire le elezioni presidenziali. Fa parte del Team di Monitoraggio Nazionale della Federazione Russa.
“Sono un osservatore alle elezioni presidenziali invitata dalla Commissione centrale elettorale della Federazione Russa attraverso l’organizzazione National Public Monitoring” – racconta Simona Rossotti –. Si tratta di un’esperienza importante e interessante”.
Simona Rossotti è alla sua seconda esperienza in Russia: aveva già seguito le elezioni regionali del 2017.
Per le elezioni presidenziali ha scelto di seguire una zona di periferia: “Sono delegato nella regione di Orel che conta 780mila abitanti. La città principale è Orel, un nodo ferroviario importante in una regione a prevalenza agricola. Si tratta di un’area interessante perchè non dista molto dall’Ucraina e si possono osservare diverse dinamiche. Ieri (venerdì 16 marzo) ho seguito un’attività formativa per l’aggiornamento sui dati. Con un tablet trasferiamo le informazioni in tempo reale dalle nostre aree di riferimento”.
Oggi (sabato 17 marzo) è giorno di silenzio. Domenica 18 marzo i russi andranno al voto per eleggere il presidente. Ci sono 8 candidati. Si vota dalle 8 alle 20 e nella regione di Orel voteranno per la prima volta ben 9mila diciottenni.
“Alle elezioni russe è applicata molta tecnologia – spiega Simona Rossotti -: basti pensare che su 730 sezioni nella regione di Orel, 667 sono dotate di ‘QR code’ e 49 sezioni danno i dati in tempo reale”.
Che aria si respira? “In Russia è un momento solenne e di festa perchè la scelta del presidente della Federazione Russa è importantissimo. C’è molta partecipazione e molto interesse. Il popolo russo ha un forte senso di appartenza, orgoglio nazionale e gioia di poter partecipare alle elezioni”.
Simona Rossotti ha già iniziato il tour tra le sezioni: “La mia sarà un’opinione tra la gente. Domenica 18 marzo, da mattina a sera, cercherò di stare il più possibile tra le persone per capire per raccogliere la Russia più autentica, quella fuori dai palazzi. Ho già incontrato la presidente della commissione elettorale regionale poi tutti gli stakeholder (rappresentanti delle istituzioni del territorio, partiti, studenti universitari)”.
“Tra Europa e Russia serve maggior dialogo – conclude Simona Rossotti -. Io sono qui proprio per questo. Lavoro per costruire un nuovo ponte fatto di conoscenza tra Europa e Russia. L’Unione Europea è importante ma deve avere come primo interlocutore proprio la Russia”.