Elezioni 2018 previsioni, Italia ingovernabile? Chi farà il premier? Chi ha veramente vinto? Difficile adesso dare tutte le risposte.
Le coalizioni e gli accordi avranno un peso determinante nella formazione del Governo.
Dai risultati non ancora ufficiali ma ormai significativi si può’ chiaramente vedere che il paese , in termini di gradimento politico, è diviso quasi perfettamente in due.
Elezioni 2018. Un paese diviso in due
E due sono le considerazioni che immediatamente sorgono alla mente.
La prima è che l’ingovernabilità è solo sulla carta perchè l’esperienza politica italiana, in termini di accordi e di scouting, non è dietro a nessuno ma nessuno.
La seconda è rappresentata dal fatto che si può ragionevolmente immaginare che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, non intenda riportare il paese in una nuova avventura di voto.
E quali molto in sintesi le ragioni di un simile voto e di una tale ripartizione geografica?
Da una parte il Centro Nord, ricco, sano e produttivo saldamente in mano ad una forza di centrodestra a guida leghista. Un voto voluto fortemente e dal significato premiante per una buona amministrazione.
Una guida infatti, quella leghista, che, da tempo, dà risultati di ottimo Governo nelle due Regioni più solide del paese: Lombardia e Veneto.
Elezioni 2018. Flat tax e buon governo per il Nord
E qui ha vinto la voglia di continuare ad avere un Governo di qualità, la voglia di un differente approccio sul tema migranti e la voglia di un’ipotesi di flat tax .
Nel caso della flat tax la speranza della gente del nord è di dare un po’ di respiro ad un sistema produttivo miracolo.
Infatti l’imprenditoria dell’Italia del Nord è riuscita a sostenere il peso di tutto il paese nel corso dei dieci anni di crisi riuscendo a ripartire, in questi ultimi due anni, con spalle ancora più’ robuste.
Dall’altra il Centro Sud, la parte più debole del Paese, con alti tassi di disoccupazione, soprattutto giovanile, e criminalità diffusa.
Una realtà che,da cinquanta anni, concepisce il concetto dell’assistenzalismo, come una condizione insostituibile.
Un’area , parte integrante del paese, che bisogna aiutare anche a camminare in autonomia. Purtroppo però il più votato è stato il Movimento che ha messo l’esca dei soldi a pioggia.
Elezioni 2018. Il reddito di cittadinanza ha attirato il sud
In queste aree il reddito di cittadinanza , difficilmente realizzabile, proposto dal movimento pentastellato, è stata probabilmente la molla che ha attirato il voto dei cittadini del Meridione. E un po’ ha giocato la voglia di avere politici che mettono al primo posto la parola onestà.
Non sono bastati gli 80 euro dell’ormai tramontato Matteo Renzi e del Pd, ma ora si vuole avere garanzia di uno stipendio vero, senza se e senza ma.
In ogni caso è presto, bisogna ancora attendere i risultati ufficiali e soprattutto aspettare i passi del saggio presidente Mattarella, la cui rettitudine e coscienza rappresentano le vera garanzie per tutto il Paese nei confronti dei cittadini italiani e dell’Europa tutta.
Di Daniele Rosa
Fonte: www.affaritaliani.it