Elezioni. Valanga “gialla” in Sardegna all’indomani del voto delle politiche. Il Movimento 5 stelle, ormai al giro di boa delle sezioni scrutinate, ha raggiunto, per quanto riguarda la Camera, il 42%, confermandosi la forza politica di gran lunga più votata nell’isola.
Rispetto alla media nazionale, ancor più netta dunque l’affermazione dei pentastellati in Sardegna, dove si accentua anche la debacle del Pd, fermo al 14,7%. Dem superati da Forza Italia, con il 15,2%, mentre la Lega raggiunge il 10,9%. Nel complesso, la coalizione di centrodestra raggiunge il 31,6%, quella di centrosinistra il 17,5%.
Liberi uguali al momento raggiunge il 3%, mentre Autodeterminatzione, il cartello elettorale di partiti indipendentisti, si ferma la 2,3%. Stesse percentuali per Potere al popolo e Casapound (entrambi 0,9%).
I voti per il Senato
Cambia leggermente il quadro per quanto riguarda il Senato: il M5s si conferma al 41,7%, Forza Italia al 14,3%, Lega 11,8% (la coalizione raggiunge il 31,6%). Va appena un po’ meglio per il Pd (15,4%), con la coalizione di centrosinistra ferma al 17,9%. Leu appena sotto la soglia del 3% (2,9), Autodeterminatzione 2,6%.
Potere al popolo conferma lo 0,9%, Casapound 0,8%. I pentastellati viaggiano verso la vittoria anche in 9 collegi uninominali su nove, (sei Camera e tre Senato).
L’unico testa a testa si è registrato in Gallura, per la Camera, tra l’azzurro Giuseppe Fasolino e Nardo Marino dei 5 stelle.Alla fine l’ha spuntata il candidato pentastellato. Infine, male l’affluenza nell’isola, in rapporto alla media della Penisola: la partecipazione si è fermata al 65,29%, contro il 72,9% nazionale.