Facebook, crollo a Wall Street dopo lo scandalo Cambridge Analytica. Verso l’addio il capo della sicurezza Stamos
Tempesta di accuse su Facebook per il caso della britannica Cambridge Analytica, la societa’ che ha raccolto i dati personali di oltre 50 milioni di utenti del social media, violandone la policy ed influenzando le presidenziali americane, la Brexit e altre campagne elettorali, secondo le rivelazioni di New York Times e Guardian. Ma l’amministratore delegato Facebook, Mark Zuckerberg tace, nonostante il crollo del titolo in Borsa che ha mandato in fumo 36 miliardi di dollari di valore del gruppo e nonostante la reazione del parlamento britannico, della Commissione Ue, del Congresso degli Stati Uniti e la campagna #DeleteFacebook, ovvero ‘cancella Facebook’ diventata virale sui social. Secondo le rivelazioni dell’inchiesta, Facebook sarebbe stata a conoscenza della violazione gia’ dal 2014. Si sarebbe attivata per chiedere la cancellazione dei dati ma senza informare gli utenti.
ZUCKERBERG ASSENTE Zuckerberg, che detiene il 16% di Facebook, ha personalmente perso 5,5 miliardi di dollari in Borsa, scivolando a quota 69 miliardi, secondo il monitoraggio di Forbes sugli uomini piu’ ricchi del pianeta. Ma il fondatore appare stranamente assente, in prima battuta delegando le risposte ai comunicati e ai suoi sottoposti.
CAPO SICUREZZA STAMOS VERSO L’ADDIO. LUI NEGA Il capo della sicurezza di Facebook, Alex Stamos, e’ dato in uscita anche se lui, via Twitter, smentisce. “Nonostante i rumors, sono pienamente impegnato nel mio lavoro a Facebook. E’ vero che il mio ruolo e’ cambiato. Sto attualmente passando piu’ tempo a valutare i rischi di sicurezza emergenti e a lavorare sulla sicurezza nelle elezioni”, ha cinguettato Stamos. Secondo Reuters, che cita fonti di Facebook, le dimissioni di Stamos saranno effettive da agosto.
FACEBOOK, COME UBER, ASSUME STROZ FRIEDBERG PER INDAGARE Facebook si e’ affidata alla Stroz Friedberg, societa’ specializzata nelle indagini digitali forensi per verificare se la Cambridge Analytica e’ ancora in possesso dei dati che gli aveva chiesto di cancellare. E’ la stesso societa’ alla quale si era rivolta Uber per indagare su Anthony Levandowsly che Google aveva accusato di aver rubato segreti industriali di Waymo, la divisione per la guida autonoma di Mountain View per la quale aveva lavorato.
MANDATO PERQUISIZIONE GB PER CAMBRIDGE ANALYTICA Il Garante britannico per l’informazione, Elizabeth Denham, ha annunciato che intende chiedere un mandato per perquisire la sede di Cambridge Analytica. Aveva chiesto di poter accedere ai database e ai server del gruppo ma senza ottenere risposta. “Dobbiamo arrivarci – ha spiegato la Denham – dobbiamo analizzare i loro database, dobbiamo analizzare i server e capire come i dati siano stati processati o cancellati. Per accedere ai dati personali Cambridge Analytica avrebbe utilizzato un’applicazione chiamata “thisisyourdigitallife”, presentata a Facebook e ai suoi utenti come una sorta di test. Una volta scaricata, la app avrebbe spalancato le porte ai dati.
IL MONITO UE “Dal punto di vista dell’Unione europea, il cattivo uso per fini politici di dati personali appartenenti a Facebook, se confermato, e’ inaccettabile”, ha dichiarato in una nota la commissaria Ue alla Giustizia, Vera Jourova, sbarcata negli Usa dove incontrera’ rappresentanti della Casa Bianca e i responsabili di Facebook.
Fonte: www.affaritaliani.it