ROMA – A Montecitorio, mentre sui giornali impazzano le ipotesi e si pubblicano pagine sulle possibili maggioranze di governo, qualcuno se la ride.
Sono funzionari e consiglieri, la ‘pancia’ del Palazzo. Vivono lì da decenni, hanno grande esperienza e ne hanno viste di tutti i colori.“Calma, aspettiamo prima che si posi la polvere elettorale” dicono alcuni di loro al cronista che chiede lumi. “Abbiamo già un governo per l’ordinaria amministrazione, tra tre mesi ci saranno le condizioni, saremo tutti più responsabili e si formerà il nuovo Governo”.
Tre mesi? “Almeno- sottolineano- a Salvini e Di Maio, i vincitori, non conviene bruciarsi ora, meglio aspettare che siano gli altri, Pd e Forza Italia ad incasinarsi…”.
Ma un’alleanza di scopo, tra Salvini e Di Maio, magari solo per introdurre il doppio turno alla legge elettorale e tra un anno giocarsela loro due con gli altri costretti a scegliere? “E’ un film che non si vedrà– scommettono i funzionari di Montecitorio- tra tre mesi avremo il grande ‘inciucio’, probabilmente un governo del centrodestra sostenuto dal Pd… ma non guidato da Salvini”.
Tajani? “Nemmeno, ora è considerato come il candidato di Forza Italia, piuttosto una figura a metà strada…“.
Chi? “Il Governatore della Liguria Toti, ben visto dalla Lega e che spinge per il partito unico del centrodestra”. Il Palazzo ha scommesso.