L’uomo deve tornare al centro della società, non i mercati. Con queste parole Beppe Grillo, fondatore del Movimento 5 Stelle, in un nuovo post sul suo blog personale (ormai slegato dal M5S), intitolato “Società senza lavoro” riflette sulla società e sul lavoro, avanzando una interessante proposta che sembra andare anche al di là del reddito di cittadinanza proposto da Luigi Di Maio e dai pentastellati. Secondo il comico genovese, infatti, il particolare momento che stiamo vivendo (ormai da 10 anni) non può essere considerato come una crisi, ma come qualcosa di diverso, ovvero una nuova era e quello che davvero servirebbe non è un reddito di cittadinanza, ma un reddito per diritto di nascita.
Il vero problema che affligge la società non è da ricollegarsi alla mancanza e alla ricerca del lavoro. Secondo Grillo: “La nostra era è senza precedenti per la sovrabbondanza di merci cha abbiamo. La capacità produttiva raggiunta dall’uomo – continua il comico genovese – è superiore alle sue necessità e il lavoro retribuito, legato alla produzione di merci e servizi non è più necessario al giorno d’oggi“. Il lavoro dovrebbe giustificare il diritto di esistere dell’uomo, condizionato dall’idea che bisogna guadagnarsi da vivere, ma si crea nuovo lavoro soltanto per dare reddito alle persone, perché è grazie al reddito che un uomo si può sentire parte di una società.
A questo punto il fondatore del Movimento 5 Stelle avanza l’ipotesi che bisogna andare oltre rispetto al pensiero predominante dell’uomo riguardo al concetto di lavoro e reddito perché, come lui stesso afferma: “Una società evoluta è quella che permette agli individui di svilupparsi in modo libero, garantendo al tempo stesso il proprio sviluppo. Per fare ciò si deve garantire a tutti lo stesso livello di partenza, ossia un reddito per diritto di nascita“. L’idea di Beppe Grillo è decisamente diversa dal reddito di cittadinanza del Movimento 5 Stelle? I pentastellati prenderanno in considerazione anche questa nuova proposta? L’attuazione del reddito di cittadinanza sembra abbastanza difficile, ma un reddito per diritto di nascita è da considerarsi più che altro un’utopia.
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