Una mozione bipartisan sull’Hiv in Consiglio regionale, è solo una delle ultime mosse elettorali in vista del voto di domenica 4 marzo, sbandierata dal primo firmatario Roberto Deriu sul suo sito nella sezione ‘COSE FATTE’.
Infatti la mozione oltre a citare dati epidemiologici non richiama la
Giunta Pigliaru a un preciso impegno concreto. Probabilmente i firmatari
(Deriu, Cocco Pietro, Sabatini, Manca Gavino, Solinas Antonio, Forma, Comandini, Moriconi, Piscedda, Meloni Giuseppe, Lotto, Tendas, Pinna, Gaia, Cossa, Pittalis, Dedoni) ignorano il Coordinamento tecnico
regionale sulla prevenzione dell’Hiv e delle altre malattie sessualmente trasmissibili. Coordinamento istituito dall’Assessorato della Sanità da più di un anno e mai convocato, di cui anche Lila Cagliari fa parte.
Nessun riferimento al Sistema di sorveglianza delle nuove diagnosi da
Hiv che ha visto la Sardegna come ultima regione ad applicare la legge
nel 2012, con quattro anni di ritardo e neanche una parola sul piano
regionale di prevenzione che sull’Hiv prevede azioni minime sulla
popolazione regionale.
“La totale mancanza di informazione sul tema – spiega Brunella Mocci,
presidente Lila Cagliari e membro del coordinamento nazionale Lila – fa
sì che oltre il 50% delle nuove diagnosi riguardi persone a cui è
stata diagnosticata tardivamente l’infezione da Hiv e che sono già in
fase di Aids conclamato con una grave compromissione del sistema
immunitario, condizione che ha conseguenze negative sia per la salute
del singolo, sia in un’ottica di salute pubblica”.
“Nonostante gli intenti – si rammarica Mocci – in Sardegna e in Italia,
tutte le azioni di intervento individuate nel piano nazionale Aids, nel
piano Regionale e nel protocollo d’intesa siglato nel 2014 tra i due
Ministeri Istruzione e Salute, per l’educazione alla salute degli
studenti, sono state ignorate e disattese dalle stesse istituzioni che
le sottoscrissero”.
Le attività di test rapido auspicate dai firmatari della mozione sono
già attive nella sede Lila Cagliari da 16 mesi e hanno accolto
centinaia persone in forma anonima e gratuita.
Il Piano Nazionale Aids 2017-2019 varato nel 2016 si propone di
delineare il miglior percorso possibile per perseguire obiettivi
prioritari sul tema, indicati dalle agenzie internazionali (Ecdc,
Unaids, Oms).
La Lila di Cagliari si occupa di prevenzione e informazione in città da
ben 24 anni, e purtroppo conosce bene i limiti e le resistenze rispetto
al tema dell’Hiv. Da ben 8 anni porta avanti, in maniera totalmente
autonoma, un progetto di informazione/prevenzione denominato EducAids e
destinato alle scuole del territorio. Il nostro progetto è in linea con
le più recenti indicazioni dell’Oms, dell’Unesco e col Piano
nazionale Aids rispetto ad un’educazione sulle malattie sessualmente
trasmissibili nella scuola e più in generale tra i più giovani.
“Per tutti questi motivi, la nota dell’onorevole Deriu la
chiameremo, non ce ne voglia, COSE solo SCRITTE prima delle elezioni”
conclude Lila Cagliari.