I Servitori dello Stato, Dario Ambiamonte e Giorgio Grammatico, devono essere un esempio e un motivo d’orgoglio per il nostro paese
“E’ un giorno tragico, più di quanto, forse, tutti i cittadini di questo paese avvertono dentro. Ma per noi è impossibile non sentire, chiaro e forte, l’eco del dolore e del dramma che ha travolto tante Famiglie a Catania, dove due Servitori dello Stato,Dario Ambiamonte e Giorgio Grammatico, hanno perso la vita nell’adempimento del proprio Dovere”.
Sembra una ‘formula’ preconfezionata e vuota, ma queste parole hanno un significato profondo e straziante, talmente tanto da dimostrare che queste persone sono i veri eroi, quelli che davvero incarnano valori e principi di straordinario valore. L’eroismo, infatti, non può che attribuirsi ad una cosa: la consapevolezza che quel che si fa può costare la vita, e la scelta di farlo comunque perché ciò significa aiutare gli altri.
Eroismo è dare la vita per gli altri; eroismo è dare un tale valore alla vita, prima di tutto quella altrui, da mettere a repentaglio la propria pur di tutelare le altre. E i ‘potenziali’ eroi sono tanti. Tanti quelli che, vestendo un’uniforme, ogni giorno, per i più disparati motivi, rischiano la salute e la vita. Tanti, silenziosi, sconosciuti, speciali ma normalissimi.
Alcuni, purtroppo, si conquistano pubblicamente il ‘titolo’ di eroi, ma solo quando dobbiamo piangerli perché li abbiamo persi. E così Dario e Giorgio oggi per molti sono eroi, per noi lo sono sempre stati, come Marcello e Giuseppe”.
Mirko Schio, Presidente di Fervicredo (Feriti e Vittime della criminalità e del Dovere), esprime con queste parole, a nome di tutta l’Associazione, il profondo cordoglio per quanto avvenuto ieri sera a Catania, dove a causa dell’esplosione di una palazzina, hanno perso la vita due vigili del Fuoco, Dario Ambiamonte, di 40 anni, e Giorgio Grammatico, di 36, mentre sono rimasti feriti in modo grave il caposquadra Marcello Tavormina e il vigile Giuseppe Cannavò.
Terza vittimaè l’anziano proprietario di un’officina per la riparazione di biciclette che si trovava nello stabile, morto carbonizzato.
“Vorremmo – aggiunge Schio – che alle famiglie di questi Uomini giungesse il nostro messaggio di profonda solidarietà, vorremmo che sapessero quale onore tributiamo loro, quanto siamo loro grati e quanto il loro ricordo rimarrà indelebile in tanti, soprattutto in quelli di noi che convivono con dignità e coraggio straordinari con il loro essere Familiari di Vittime del Dovere.
Vorremmo ancor di più – conclude il Presidente di Fervicredo – che da oggi tutti conoscessero e ricordassero i nomi di Dario Ambiamonte e Giorgio Grammatico, che il loro esempio appartenesse da oggi alla ‘cultura’ dell’intero Paese, che fossero noti a media e opinionisti, che fossero al centro dell’attenzione generale e che, oltre a garantire il doveroso sostegno alle loro Famiglie e il doveroso tributo alla loro memoria, si sentisse parlare in ogni dove, ancora e ancora, di loro e non di altri che continuano indegnamente e vergognosamente a riempire i titoli di giornali e trasmissioni televisive.