E’ di pochi giorni fa la notizia dell’accordo tra il Comune di Milano e Airbnb. Nella capitale lombarda, la community dedicata a chi viaggia raccoglierà direttamente i soldi dell’imposta di soggiorno e li riverserà al Comune che li destinerà a interventi nei servizi turistici e ambiente.
Se Milano parte dunque con il vento in poppa, anche in Sardegna l’attesa stagione turistica è pronta a decollare.
Secondo i dati emersi da un’indagine realizzata da Extra, l’Associazione nata a Cagliari nel novembre scorso a seguito del Salone del Turismo Extra-Alberghiero, su un campione di 183 associati (di cui 139 già operatori e 44 addetti ai lavori, per un totale di oltre 3mila posti letto), per la prossima primavera-estate si prevede un incremento di fatturato derivante in particolare da un aumento dei flussi turistici e non da una maggiorazione dei prezzi dei locatari o da un aumento dei giorni di permanenza. La conferma arriva direttamente da Maurizio Battelli, presidente dell’associazione Extra che ha condotto e supervisionato l’indagine: “In Sardegna, la percezione del mercato extra-alberghiero riguardo alle prenotazioni per il 2018 viene valutata in deciso aumento rispetto alla scorsa stagione (sull’ordine del 15-20%), con un analogo incremento in termini di quantità di prenotazioni ricevute. Per quanto riguarda invece i prezzi di vendita degli alloggi, la percezione è per una sostanziale stabilità rispetto allo scorso anno. In sintesi, in Sardegna, già a partire dalle imminenti vacanze pasquali, ci aspettiamo più turisti con tariffe degli alloggi che però rimarranno sostanzialmente stabili”.
L’indagine condotta da Extra si è poi soffermata sulle percezioni di alcuni dei principali trend già in atto nel settore del turismo extra-alberghiero. Secondo il campione di intervistati, ad esempio, il valore della “recensione” lasciata dal cliente sulla piattaforma si attesta come un elemento molto importante per il mantenimento della brand reputation della struttura.
Un secondo trend indagato, è quello relativo al ruolo di Google nel posizionamento nei motori di ricerca, ritenuto meno fondamentale rispetto al passato. Decolla invece l’importanza della qualità del proprio sito web e la presenza sui vari canali della struttura che si intende affittare: il social network fotografico Instagram, ad esempio, viene considerato in forte crescita e non a caso è già presente nel portafoglio dei canali di comunicazione degli host sardi. Anche la piattaforma di Airbnb si posiziona come un canale di vendita fortemente attrattivo, parallelo, se non alternativo, a quelli già esistenti.
Interessante, infine, è l’utilizzo che gli host sardi fanno della pubblicità tramite Facebook che si posiziona come un canale di promozione molto usato non solo per la possibilità di creazione e gestione di una pagina, ma anche per il performante servizio di pubblicità disponibile all’interno dell’omonima piattaforma.