Criticità già al centro di una nota dell’ANAC trasmessa alla Regione il 2 marzo
Questo pomeriggio nella sede OIC di via Tasso alle 18 ci sarà un incontro con gli iscritti per discutere della legge.
Catta: “Rinnoviamo la nostra disponibilità al dialogo con le istituzioni”.
Un’accelerazione improvvisa che non ha consentito di proseguire in un iter che aveva sino ad ora previsto diversi e apprezzati momenti di aperto confronto.
La procedura condivisa avrebbe certamente ridotto il rischio di impugnazione della nuova norma da parte del Governo, ma ora «il testo approvato ieri sera dal Consiglio Regionale è a forte rischio impugnazione – conferma il presidente dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Cagliari Sandro Catta–. Non siamo solo noi a dirlo: l’Autorità nazionale anticorruzione lo ha sottolineato in una nota, inviata alla Regione il 2 marzo scorso, nella quale vengono evidenziate in particolare le criticità contenute negli articoli 35 (sulla commissione giudicatrice) e 43 (sulle stazioni appaltanti) della nuova normativa».
Sarebbe stata necessaria un’ulteriore fase di analisi delle norme, dicono i tecnici: «abbiamo fatto delle proposte anche dopo l’approvazione del testo in commissione e siamo riusciti ad ottenere qualche risultato, ad esempio la modifica dell’art. 21comma 3 sulle modalità di affidamento di contratti pubblici sotto la soglia dei 40 mila euro che nell’originaria formulazione avrebbe portato a difficoltà di valutazione per la PA e a una contrazione della concorrenza nel mercato» dice Catta.
Ma rimangono ancora punti critici, in primis l’istituzione della società di progettazione interna: «Su questa questione riteniamo che la PA, in nome della qualità delle opere, dovrebbe affidare la progettazione di opere strategiche preferibilmente attraverso procedure concorsuali che garantiscano la competizione tra le eccellenze regionali, nazionali e internazionali».
Continua il presidente: «Con questa legge si sarebbero potute risolvere anche altre criticità aperte, come la questione degli incentivi per le funzioni tecniche da riconoscere ai dipendenti dell’amministrazione. Abbiamo perso un’occasione per porre rimedio a un problema irrisolto a livello nazionale».
Questo pomeriggio, nella sede dell’OIC di via Tasso alle ore 18, è previsto un incontro con gli iscritti: «Ragioneremo assieme sulle conseguenze dell’approvazione di questa legge – conclude Catta –, ma in particolare penseremo a come la nostra categoria potrà dare il proprio contributo per smussare le criticità e per valorizzare gli spunti positivi, presenti soprattutto in chiave di semplificazione dei processi, di questo nuovo impianto normativo».