“Se c’è da fare la guerra, la Resistenza, la faccio anch’io. Noi donne siamo stufe di lasciare fare agli uomini le cose decisive importanti”.
L’8 marzo Masullas rende omaggio alle donne raccontando, attraverso immagini inedite, sfumature di vita di una donna, una donna sarda, che ha segnato la storia dell’Isola (e non solo): Joyce Lussu.Nella Giornata Internazionale della Donna, Masullas decide di intitolare proprio a Joyce Salvadori Lussu una delle piazze del paese. Alle 16:30, verrà messa a dimora nella piazza una pianta
commemorativa di ginepro. L’albero, che si piega sotto il maestrale della Sardegna ma non si spezza, è stato scelto come emblema della figura di una donna che per tutta la sua esistenza ha
lottato contro le intemperie della vita senza spezzarsi.
“Io ero irriducibilmente convinta che alla donna non spettassero le retrovie della storia, ma la prima linea”
Il pomeriggio sarà animato dai bambini delle scuole elementari e dai ragazzi delle medie che presenteranno i loro lavori su Joyce Lussu.
Dalle 17 conferenza sulla vita e le opere della protagonista femminile della Resistenza. Immagini e passaggi inediti verranno presentati dai rappresentanti dell’“Istituto Emilio e Joyce Lussu”, di
Armungia e Cagliari, che ricorderanno la vita e la resistenza di questa grande donna. La professoressa Luisa Maria Plaisant illustrerà la figura di Joyce; la professoressa Donatella Picciau,
proporrà alcuni brani di filmati realizzati in sue classi, con la partecipazione di Joyce. Interverranno l’avvocato Giuseppe Caboni che, con Joyce Lussu, è stato tra i fondatori e gli attivisti del collettivo
Emilio Lussu e dell’Istituto sardo per la storia della Resistenza e dell’Autonomia, e Giangiacomo Ortu, docente di Storia moderna della facoltà di Scienze Politiche di Cagliari.
Un messaggio forte e chiaro da parte di un’Amministrazione che si sente responsabile dei ragazzi e delle ragazze della sua comunità, futuri uomini e donne, cittadini e cittadine del mondo.
Permettere a loro, e a tutta la popolazione, di conoscere la storia e insegnargli a riconoscere il giusto merito alla memoria di una donna che ha combattuto con tutte le sue forze per costruire un
mondo migliore è un passo fondamentale nella costruzione di una maggiore consapevolezza sociale: quella della parità dei diritti tra gli uomini e le donne. Perché l’8 marzo non sia solo una
data, ma un punto di partenza per tutte le nuove lotte alla conquista dei diritti delle persone.