E’ morto ieri in un ospedale romano all’età di 88 anni Carlo Ripa di Meana. A darne notizia il figlio Andrea, che gli è rimasto vicino fino alla fine. Poco meno di due mesi fa la scomparsa della moglie Marina Ripa di Meana, malata da tempo di cancro.
Politico e uomo di cultura, Carlo Ripa di Meana nel corso della sua vita ha ricoperto diverse cariche istituzionali: è stato parlamentare, commissario europeo e ministro dell’Ambiente nel primo Governo Amato.
La passione politica nasce negli anni ’50 quando accetta di dirigere per il Partito comunista italiano l’Unione internazionale degli studenti a Praga. Lì incontrerà per la prima volta Bettino Craxi, avvicinandosi qualche anno dopo al Partito Socialista. Sarà proprio Craxi ad essere testimone nel 1982 delle nozze con Marina.
Gli anni Sessanta sono caratterizzati da uno straordinario fervore culturale, che lo porta a frequentare artisti e intellettuali dell’epoca: da Gae Aulenti- a cui è stato sentimentalmente legato-, a Luciano Bianciardi (proprio a Ripa di Meana lo scrittore toscano dedica ‘La vita agra’).
Gli anni Novanta sono segnati dall’ambientalismo convinto: di battaglia in battaglia, Carlo Ripa di Meana è prima portavoce nazionale dei Verdi- per i quali è eletto deputato al Parlamento Europeo-, poi diventa- nel 2001- Presidente del Comitato Nazionale del Paesaggio.
Dal 2005 al 2007 è presidente dell’associazione ambientalista Italia Nostra. Dal 2007 è presidente della sezione romana della stessa associazione. Per il suo impegno nella tutela del paesaggio è stato anche- dal giugno 2012 al maggio 2015- Presidente Onorario dell’Associazione Italiana per la Wilderness Onlus.
Lui e Marina, dopo il matrimonio civile nell”82, scelsero di unirsi anche con rito religioso vent’anni dopo, nel 2002.