La commissione ha compiuto un breve giro fra i reparti con particoare attenzione a quelli di Ortopedia, Neurologia e Radiologia, oltre ai laboratori ed alle attrezzature diagnostiche.
Successivamente nella sala riunioni del “Segni” i commissari hanno ascoltato i numerosi interventi dei primari e dei medici della struttura, che hanno esposto le problematiche più significative legate al funzionamento della struttura: carenza di personale, difficoltà di coprire alcune posizioni specilastiche e di fornire (pur essendo un ospedale) veri servizi e propri di assistenza territoriale, fronteggiando le crescenti richieste degli utenti, che continuano a percepire l’ospedale come un luogo di cura “generalista”.
Per quanto riguarda più in dettaglio le tematiche riguardanti la riforma della rete ospedaliera,i medici dell’ospedale di Ozieri hanno sottolineato con preoccupazione l’oggettiva complessità di far funzionare con efficienza un presidio diviso in due stabilimenti anche fisicamente lontani come Ozieri ed Alghero, aggiungendo che non tutta la sanità sarda si deve esaurire nei due hub principali.
Nel dibattito hanno preso la parole numerosi consiglieri regionali: Giorgio Oppi dell’Udc, Daniele Cocco di Art.1-Mdp, Antonello Peru e Marco Tedde di Forza Italia, Augusto Cherchi del Pds e Domenico Gallus del Psd’Az – la Base.
Nelle conclusioni, il presidente della commissione Raiomdo Perra ha ricordato che il sopralluogo di Ozieri è il primo effettuato dalla commissione nel “dopo-riforma”, a testimonianza del fatto che “la politica non può e non deve limitarsi a fare leggi ma deve anche essere capace di verificare sul campo se le stessi leggi hanno un impatto psotivo sui cittadini, capacità che nel nostro caso è quanto mai necessaria visto che ci occupiano di salute.
Abbiamo ascoltato con molta attenzione i temi sollevati dai medici del “Segni”, ha concluso, “ed assicuro anche a nome della commissione che saranno valutati con la massima attenzione in sede di attuazione concreta della riforma della rete ospedaliera”.