Regeni, il numero due del Csm Legnini: “Da Zucca parole inappropriate”. Avviati accertamenti dal pg della Cassazione
“E’ stata una dichiarazione impegnativa, a mio parere con qualche parola inappropriata“. Cosi’ il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini, intervenendo in plenum, ha definito le dichiarazioni rilasciate ieri dal sostituto pg di Genova Enrico Zucca, che fu titolare dell’inchiesta sui fatti avvenuti alla scuola Diaz nel 2001, durante un dibattito sul caso Regeni. “Esprimo stima e fiducia ai vertici della Polizia”, ha sottolineato Legnini.
Il magistrato, tra i giudici del processo per i fatti accaduti alla scuola Diaz durante il G8 di Genova nel luglio 2001, durante un dibattito sulla morte di Giulio Regeni a Genova aveva detto sostenuto che “i nostri torturatori sono al vertice della polizia”.
“Con quelle dichiarazioni – ha aggiunto il vicepresidente del Csm – il magistrato e’ intervenuto, facendo riferimento a un procedimento di cui si e’ occupato con impegno e professionalita’, su un altro procedimento molto delicato, che vede anche la gestione di rapporti internazionali, della procura di Roma, esprimendo giudizi sulle forze di polizia facendo riferimento a quelle vicende processuali”. Alla polizia di Stato, Legnini ha espresso dunque “piena fiducia e sostegno per l’opera insostituibile cui assolve per la sicurezza nazionale”.
La riflessione sulle parole di Zucca da parte di Legnini ha preso spunto dall’aggiornamento in plenum sull’attivita’ che il gruppo di lavoro costituito a Palazzo dei Marescialli e presieduto dall’ex presidente di Cassazione Giovanni Canzio sta portando avanti per elaborare linee guida per la comunicazione istituzionale negli uffici giudiziari. “Non possiamo e non vogliamo occuparci di profili deontologici o di condotta rilevanti sotto il profilo disciplinare – ha spiegato Legnini – ma auspico che il tema dei limiti e delle modalita’ di esternazione dei magistrati in ordine ai procedimenti loro affidati o di cui si sono occupati possa essere in qualche modo affrontato”.
Intanto, il procuratore generale della Cassazione Riccardo Fuzio, titolare, assieme al ministro, dell’azione disciplinare, ha avviato accertamenti preliminari sul sostituto pg di Genova Enrico Zucca, titolare dell’inchiesta sui fatti avvenuti alla Diaz nel 2001, per le dichiarazioni sui vertici della Polizia rilasciate dal magistrato ieri durante un dibattito sul caso Regeni. Il pg della Suprema Corte ha disposto l’acquisizione di elementi conoscitivi sulle dichiarazioni di Zucca, oggi riportate dai giornali.
Sulla questione è intervenuto anche il capo della Polizia, Franco Gabrielli. Nel giorno del ricordo di Beppe Montana e degli altri colleghi caduti per mano della mafia, “mi risuonano ancora piu’ oltraggiose le parole di chi (il sostituto pg di Genova, Enrico Zucca, ndr) non piu’ tardi di ieri ha detto che ai vertici della Polizia ci sono dei torturatori: noi facciamo i conti con la nostra storia ogni giorno, noi sappiamo riconoscere i nostri errori, noi al contrario di altri sappiamo pesare i comportamenti ma al contrario di altri ogni giorno i nostri uomini e le nostre donne su tutto il territorio nazionale garantiscono la serenita’, la sicurezza e la tranquillita’”, ha detto Gabrielli, ad Agrigento per l’intitolazione della questura al commissario ucciso il 28 luglio 1985. “In nome di chi ha dato il sangue, di chi ha dato la vita – ha concluso Gabrielli – chiediamo rispetto. E gli arditi parallelismi e le infamanti accuse qualificano soltanto chi le proferisce”.
Fonte: www.affaritaliani.it