Pubblicazione del romanzo “Fior di Sardegna” di Grazia Deledda [Catartica Edizioni]. Prefazione a cura di Omar Onnis, scrittore e storico. Immagine di copertina dell’artista illustratore grafico Salvatore Palita. Di seguito le informazioni principali.
La trama:
Fior di Sardegna è una lettura irrinunciabile per tutti coloro vogliano approfondire la figura di Grazia Deledda. La storia è ambientata nella Nuoro del 1891 e racconta un angolo di Sardegna in maniera “verista” e sentimentale.
La trama si struttura attorno alla figura di Lara, alias Maura, e dell’avvocato Marco Ferragna, il quale cerca di fare guarire la sua giovane sposa da una malattia misteriosa. Le cure, purtroppo, non danno gli effetti sperati e la ragazza muore, lasciando Marco nella disperazione. Un’altra donna, omonima della sposa, e molto somigliante ad essa, riaccenderà il suo cuore. Questa ragazza, che come la sposa morta ha cambiato il suo vero nome (Maura) in Lara, per un’oscura coincidenza, deve combattere contro il padre poiché egli non vuole che lei sposi i suoi due pretendenti, Nunzio e Massimo; il primo perché studente povero, il secondo perché appartenente ad una famiglia con cui il padre non ha buoni rapporti. L’inaspettato suicidio di uno dei personaggi cambia le carte in tavola e chiude la vicenda con una finale inatteso.
Il romanzo:
“Fior di Sardegna” è il primo titolo pubblicato da Grazia Deledda con il suo vero nome. In passato, infatti, la scrittrice si era firmata con lo pseudonimo “Ilia de Saint Ismail”.
Per la Catartica Edizioni è la seconda pubblicazione per quanto riguarda la collana “Raichinas”.
A differenza di altre edizioni in vendita attualmente, abbiamo deciso di rispettare la versione originale del testo, non modificando né “attualizzando” termini che, al momento in cui Grazia ha scritto il romanzo, facevano parte dell’uso comune della lingua italiana; si possono trovare perciò parole come ajuterebbero e marinajo, ad esempio.
Il romanzo non ha subito da parte dei curatori della casa editrice nessun lavoro di revisione, con la scelta precisa di rispettare in toto il lavoro dell’allora giovanissima scrittrice, la quale, con la speranza tipica di qualunque altra autrice in erba, di ogni epoca e luogo, sperava che le sue opere sarebbero state pubblicate e nel contempo si scusava per eventuali errori presenti nei testi, dovuti alla sua giovane età.
Come ricorda Omar Onnis, autore della prefazione: “Non viene mai sottolineato abbastanza, ma la Sardegna dell’Ottocento era ancora una Sardegna in cui l’uso dell’italiano era minimo. Non era la lingua di prima socializzazione per nessuno (a parte i forestieri italiani, che però per lo più parlavano ognuno il proprio dialetto), né la lingua di uso quotidiano. Nemmeno per i ceti istruiti” e, ancora: “La necessità di usare l’italiano nella scrittura era un ostacolo da superare che, lungi dallo scoraggiare l’autrice, ne solleticò l’ambizione.”
L’autrice:
Grazia Deledda nasce a Nuoro nel 1871. Nei suoi romanzi racconta la realtà sociale e culturale della Sardegna. Esordisce giovanissima con novelle e romanzi. Invia il suo primo racconto “Sangue Sardo” alla rivista femminile “Ultima Moda” di Roma; nel periodo che va dal 1888 al 1890 collabora poi con varie riviste tra cui quelle romane, sarde e soprattutto milanesi. Il suo primo romanzo intitolato “Fior di Sardegna”, esce nell’anno 1891. Nel 1893 inizia a collaborare con la rivista delle tradizioni popolari italiane diretta da Angelo De Gubernatis. Autrice prolifica, pubblica diverse opere, tra cui “Anime oneste”, “La via del male”, “Elias Portolu”, “Cenere, “L’edera”. Dopo il matrimonio con Palmiro Madesani e il suo trasferimento a Roma, continua a pubblicare diversi libri: “Colombi e sparvieri”, “Canne al vento”, “La madre” e “Nostalgie”. Il 10 settembre 1926 viene insignita del premio Nobel per la letteratura. L’ultimo romanzo edito prima della sua morte si intitola “La Chiesa della solitudine”. La geniale scrittrice sarda muore a Roma nell’Agosto del 1936; le sue spoglie sono oggi custodite nella chiesa della Solitudine, a Nuoro.
Prefazione a cura di Omar Onnis, scrittore e storico.
Immagine di copertina dell’artista illustratore grafico Salvatore Palita.
Il romanzo è ordinabile in libreria e attraverso il sito dell’editore www.catarticaedizioni.com.