La consigliera regionale del Partito Democratico: “…è necessario verificare quanto contenuto nella bozza di Piano di Riorganizzazione delle sedi INPS”
Il Consiglio regionale ha discusso la Mozione n. 374 presentata da tutto il centrosinistra, prima firmataria la consigliera regionale del Partito Democratico Daniela Forma, unitamente alla Mozione n. 265 presentata dalla minoranza, che ha portato l’attenzione dell’Aula e della Giunta Regionale sul Piano di riorganizzazione delle sedi INPS e sulle ripercussioni che la sua attuazione avrebbe nel territorio regionale e, particolarmente, nella Sardegna Centrale.
“La Mozione – dichiara Daniela Forma – muove dalla forte preoccupazione legata alle indiscrezioni che vedrebbero la chiusura di un numero elevato di sedi territoriali INPS in Sardegna e la loro trasformazione in Punti Inps o in Punti Cliente di Servizio.
L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS) – ricorda Daniela Forma – ha infatti avviato nel 2016 una profonda riforma organizzativa e un tassello importante della riorganizzazione dell’Ente prevede la razionalizzazione della struttura delle agenzie territoriali, allo scopo di raggiungere maggiori economie di scala e di scopo.
Gli sportelli territoriali dell’INPS svolgono nella nostra Regione, particolarmente nelle aree economicamente più deboli ed interne della Sardegna, un importantissimo ruolo data la natura delle prestazioni erogate dall’Ente che non si occupa solamente di pensioni ma anche di misure di sostegno al reddito in costanza di rapporto di lavoro o l’accesso agli ammortizzatori sociali per chi il lavoro lo ha perso.
Risulta quindi più che fondata la preoccupazione per le notizie che, qualora venga data attuazione all’attuale Piano di riorganizzazione, vedrebbero la chiusura una quindicina di sportelli dell’INPS Sardegna che non rispetterebbero i parametri di bacino di utenza (60.000 abitanti) e unità di personale in forza (n. 10) o la loro trasformazione in Punti Inps e Punti Cliente di Servizio INPS.
Tale previsione – dichiara Daniela Forma – arrecherebbe un ulteriore danno alla nostra Regione Sardegna, determinando una sottrazione di servizi al territorio, contribuendo ad enfatizzare l’abbandono delle zone interne da parte dello Stato, contrastando di fatto anche con gli obiettivi riformatori dell’INPS che vorrebbe razionalizzare la struttura organizzativa rendendola più efficiente e più vicina ai cittadini/utenti.
Da qui – prosegue Daniela Forma – la discussione in Consiglio Regionale e l’approvazione di un ordine del giorno unitario che impegna il Presidente della Regione Sardegna a proseguire nelle interlocuzioni con i Ministeri competenti e con il Presidente dell’Ente, Tito Boeri, per acquisire e verificare quanto contenuto nella bozza di Piano di Riorganizzazione delle sedi INPS e, laddove si proceda al riordino o alla chiusura di sedi territoriali, si tenga conto della valenza della loro presenza sul territorio e della vicinanza all’utente in contesti economicamente fragili.
Si impegna inoltre il Presidente a riferire nuovamente al Consiglio Regionale e a coinvolgere le Amministrazioni Comunali interessate dalla presenza di sedi territoriali INPS.
Infine – dichiara Daniela Forma – abbiamo richiesto un impegno affinché le nostre sedi territoriali non solo non vengano chiuse ma possano essere effettivamente potenziate con l’assegnazione da parte dell’INPS di adeguate risorse umane una volta espletato il Concorso per l’assunzione di n. 365 funzionari INPS pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 90 dello scorso 24 Novembre.
Contestualmente – conclude Daniela Forma – abbiamo richiesto lo sblocco del comando e della mobilità per consentire all’INPS Sardegna di sopperire alle carenze di organico legate al collocamento in pensione registratosi in questi ultimi anni”.