La passione per lo sport può essere vissuta anche nell’ombra, senza essere protagonisti sul campo. I cronometristi riversano la loro risaputa professionalità da una angolazione privilegiata, in stretta sintonia con apparecchiature dotate delle tecnologie più avanzate.
La ASD Crono Sassari “Mario Siddi”, presieduta attualmente dal dinamico Manuel Cazzari ha costruito la sua conclamata efficienza nell’ambito della FICr (Federazione Italiana Cronometristi) in un percorso storico che ha raggiunto i settanta anni di presenza sia sul territorio provinciale e regionale, sia partecipando ad eventi nazionali ed internazionali di altissimo spessore (Olimpiadi di Roma e Atlanta, Campionati Panamericani in Argentina, Giri d’Italia e Rally mondiali) che hanno abbracciato circa trenta discipline. Un traguardo da festeggiare con tutti i crismi in concomitanza con il Premio Biennale Crono Sassari, assegnato agli sportivi delle Province di Sassari e Olbia – Tempio che si sono fatti valere nella strenua lotta contro il ritmo incessante dei centesimi di secondo.Il Comitato Italiano Paralimpico della Sardegna ha voluto dare pieno sostegno all’iniziativa grazie all’interessamento del Commissario Straordinario Paolo Poddighe che ben conosce l’indispensabile utilità della Federazione Cronometristi.
E i protagonisti dell’evento si sono ritrovati nell’Aula Magna dell’Università di Sassari, tra cui spiccava una gradita e illustre presenza: il Campione di Nuoto Paralimpico Vincenzo Boni che nel suo ricchissimo palmarès annovera tra gli altri un titolo europeo nei 50 metri dorso e nella stessa specialità, anche un bronzo alle Paralimpiadi di Rio e ai Mondiali di Città del Messico. Molto toccante è stata la sua testimonianza (vedere intervista in basso) sollecitata dal botta e risposta col noto giornalista Luca Gattuso, a Sassari in veste di responsabile comunicazione della FICr.
E sempre nell’ambito paralimpico il premio Crono Sassari è stato assegnato al nuotatore olbiese Nicola Azara, indefesso interprete dei suoi stili sia nelle vasche, sia nelle acque libere. E poi alla società sassarese di nuoto Progetto Albatross per gli importanti risultati fatti registrare nell’ultimo biennio, tra cui una medaglia d’oro nella staffetta 4×100 stile libero ai Campionati Italiani di Nuoto Fisdir (Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo e Relazionali).
Gli altri premiati: Andrea Farru (Nuoto), Cristian Zara (Pugilato). Menzioni Speciali: Claudio Spanu (Motociclismo), Carmen Usai (Automobilismo).
Alla cerimonia erano presenti anche i parenti del fondatore Mario Siddi, il delegato provinciale del CONI Lucio Masia, e due rappresentanti del Comune di Sassari: il vice sindaco Fabio Pinna e l’Assessora allo Sport Alba Canu.
IL CONNUBIO CIP SARDEGNA – CRONO SASSARI NELLE PAROLE DI PAOLO PODDIGHE E MANUEL CAZZARI
La sua vocazione da gran anfitrione risalta in tutte le mete mondiali che l’hanno accolto per motivi sportivi. Ma quando il Commissario Straordinario Paolo Poddighe si trova coinvolto nella sua città, allora diventa primattore assoluto, specie se circondato da atleti paralimpici, il suo vero orgoglio. Tiene a risaltare il ruolo della FICr: “E’ una federazione di servizi importantissima e spesso indispensabile per tante discipline perché certifica l’omologazione dei record”.
Poi rivolge un pensiero all’ospite d’onore: “La presenza dell’atleta paralimpico Vincenzo Boni è stata importante; il suo racconto era talmente reale che sembrava di viverlo assieme a lui. Mi ha colpito in particolar modo la sua voglia incondizionata di arrivare a traguardi importanti, come il podio di Rio. Ricordo ai meno pratici che quello del nuoto è un percorso sacrificante e impegnativo. Specie se poi consideriamo che il nostro campione frequenta l’università con profitto”.
Il presidente della ASD Crono Sassari Manuel Cazzari esalta i suoi affiliati perché non si lasciano mai trascinare dal caso e quando operano, hanno alle spalle una preparazione sempre aggiornata. Anche lui di recente ha partecipato in Trentino Alto Adige ad una manifestazione sciistica per acquisire ulteriori competenze. Quest’estate i suoi colleghi “montanari” scenderanno in Sardegna per vivere in prima linea il rally Mondiale di Alghero. “La formazione è alla base di tutto ed è nostro dovere investire sulle persone e sullo sviluppo tecnologico – ribadisce Manuel Cazzari – anche perché la nostra attività trova fondamento sull’uso di apparecchiature tecnologicamente avanzate. É inutile però avere tecnologia senza persone formate”. Poi si sofferma sulla piacevole mattinata trascorsa nell’Aula Magna dell’Ateneo Sassarese: “Abbiamo vissuto tante emozioni. Trovo molto piacevole collaborare con Paolo Poddighe e con la sempre disponibile segreteria del CIP. Spero che il connubio col CIP vada sempre più rafforzandosi e che sia capace di produrre nuove sinergie”.
La grande personalità di Vincenzo Boni lo ha ammaliato: “É stato un privilegio averlo con noi – conclude il presidente della Crono Sassari – e aldilà delle aspettative si è rivelata persona veramente amabile anche nei racconti della sua vita. Durante la cerimonia di premiazione ho esternato che passeggiare un’ora con lui per Alghero dopo il suo arrivo è stato illuminante; non mi era mai capitato di discorrere affianco ad una persona con problemi come i suoi. E mi ha fatto capire che sono veramente fortunato. Vedere nei suoi occhi la gioia di affrontare la vita tutti i giorni mi ha rasserenato di tutte preoccupazioni che avevo in quei giorni”.
“FELICE DI ESSERE STATO IN SARDEGNA”. PAROLA DI VINCENZO BONI
Nel primissimo contatto avuto con l’organizzazione gli era stato detto che per quaranta minuti avrebbe dovuto parlare del suo rapporto con il cronometro. Il Cavaliere della Repubblica Vincenzo Boni ammette di essere rimasto disorientato e anche un po’ spaventato: “Fortunatamente il tutto si è poi trasformato in un botta e risposta tra me e il responsabile comunicazione FICr Luca Gattuso”.
Come hai sintetizzato il tuo rapporto col cronometro?
L’ho definito imprescindibile. Noi paradossalmente siamo numeri, se ricopri una certa posizione nel ranking vieni convocato, in caso contrario resti fuori. Questo vale anche durante gli allenamenti: se il riscontro cronometrico dice che il tempo è buono puoi continuare su determinati ritmi.
Cosa fare quando risponde come non vorresti?
In quel caso può cambiare lo stato psicologico del momento: sei sicuro di spingere tanto eppure il risultato non arriva e non sai che soluzioni adottare. Quindi comincia anche un colloquio serrato col proprio allenatore per trovare la maniera di migliorare i tempi.
Per una persona con disabilità lo sport è molto importante..
Io consiglio vivamente di fare sport, sia a livello competitivo, sia non. Sento dire che molti fisioterapisti scoraggiano le persone con disabilità di affacciarsi ad una disciplina sportiva perché altrimenti si affaticano troppo o potrebbero accusare dei dolori. Ma ben vengano la stanchezza e i dolori, significano che sei vivo. Hai l’opportunità di scoprire muscoli che non sapevi di avere o ritenevi che non funzionassero.
E ci sono tanti altri vantaggi
Come per esempio fare nuove amicizie. L’entrare nella società a contatto con altre persone non può che fare bene. Se poi si ha fortuna di farlo a livello competitivo e a livello agonistico, lo sport ti accende quella fiamma dentro che magari la disabilità aveva spento. Insomma io consiglio a gran voce di dedicarsi ad una disciplina.
Che impressione ti ha fatto interagire con i rappresentanti del CIP Sardegna?
Ho avuto la sensazione che il CIP Sardegna sia una macchina che funzioni in tutti i suoi aspetti, a partire dal suo Commissario Straordinario Paolo Poddighe (con cui ho dialogato tanto su quelli che saranno i suoi obiettivi futuri), fino al delegato FINP (Federazione Italiana Nuoto Paralimpico) Danilo Russu che ha anche la fortuna di essere il presidente regionale della FIN (Federazione Italiana Nuoto). Trovo che il CIP sia molto avanti rispetto ad altre realtà territoriali.
Che 2018 sarà per te?
Il primo scorcio della stagione mi ha visto protagonista ai Campionati Italiani di Brescia che mi sono andati molto bene. A maggio abbiamo i Campionati Italiani di Lignano Sabbiadoro, a giugno una tappa di Coppa del Mondo a Berlino, e i Campionati Italiani a Palermo fino ad arrivare ad agosto per gli Europei di Dublino, la tappa più importante.
Ultime considerazioni?
Ne approfitto per ringraziare Manuel Cazzari, l’organizzazione dell’evento e i cronometristi. Grazie anche alle persone che hanno ascoltato il mio intervento. Spero di rientrare quanto prima in Sardegna come turista, ma se dovesse servire nuovamente la mia testimonianza tornerò molto volentieri.