Sassari 4 marzo 2018 – Ritorna a Sassari la giornata mondiale del rene che quest’anno si svolgerà l’8 marzo, in contemporanea con la giornata internazionale della donna. È per questo che lo slogan della tredicesima edizione sarà “I reni e la salute delle donne” e offrirà l’opportunità di riflettere sull’importanza della salute delle donne e in particolare su quella dei reni.
A ospitare la manifestazione che, come ogni anno, vede protagonista l’unità operativa complessa di Nefrologia, dialisi e trapianti dell’Aou di Sassari sarà ancora una volta piazza d’Italia.
Grazie alla collaborazione con i vigili del fuoco, quest’anno in piazza con un’esposizione di mezzi e attrezzature utilizzate nelle situazioni di emergenza, con il Comune di Sassari e la Provincia, sarà allestita una tenda all’interno della quale il personale medico e infermieristico della Nefrologia dell’Aou sarà a disposizione dei cittadini dalle ore 9 alle 18.
Lo screening offerto prevede la raccolta dell’anamnesi, il controllo della pressione arteriosa, del peso corporeo e un esame delle urine: in questo modo può essere già possibile identificare alcuni fattori di rischio molto comuni quali l’ipertensione arteriosa, il diabete, la calcolosi e l’obesità. Si potranno quindi ricevere suggerimenti sui corretti stili di vita oppure su indagini cliniche e laboratoristiche da effettuare per approfondire alcuni dati che potranno essere evidenziati durante lo screening.
«L’importanza della prevenzione – spiega Maria Cossu, direttore della Nefrologia e dialisi dell’Aou di Sassari – è legata al fatto che le patologie renali danno una sintomatologia molto tardiva e quando il paziente avverte i disturbi, nella maggior parte dei casi, la funzionalità renale è già severamente compromessa. In Italia una persona su dieci presenta, anche a sua insaputa, una malattia cronica renale».
Le malattie renali colpiscono molti milioni di persone in tutto il mondo, e le donne in maniera particolare.
«Il rischio di sviluppare una malattia renale – riprende Maria Cossu – è equivalente nelle donne rispetto agli uomini ma potrebbe essere addirittura più elevato, con una prevalenza, secondo alcuni studi, del 14 per cento per le donne e del 12 per cento negli uomini. Il numero di donne sottoposte a dialisi, tuttavia, è inferiore rispetto al numero di uomini, perché la progressione della malattia renale cronica è più lenta nella donna». Si possono aggiungere anche altri fattori, quali le barriere psico-sociali, come la minore conoscenza della malattia, che possono indurre a iniziare più tardi la dialisi e, infine, la mancanza di copertura sanitaria che, in molti paesi, può determinare una importante discriminazione nell’accesso alle cure.
Alcune malattie renali poi, come la nefrite lupica e le infezioni renali, la pielonefrite acuta e la pielonefrite cronica, colpiscono prevalentemente le donne e il rischio di infezioni e di patologie renali aumenta in gravidanza.
«È quindi importante incoraggiare e facilitare l’educazione, la diagnosi precoce e uno stile di vita sano – afferma ancora la responsabile dell’unità operativa complessa di Nefrologia del Santissima Annunziata – per prevenire la malattia e rallentarne l’evoluzione».
Nel suo tredicesimo anniversario quindi, la giornata mondiale del rene promuoverà l’accesso equo e giusto alle cure, alla educazione e alla prevenzione delle malattie renali per tutte le donne del mondo.
La manifestazione è promossa dalla Società internazionale di nefrologia, dalla Società italiana di nefrologia e dalla Fondazione italiana del rene per favorire la conoscenza e sensibilizzare la popolazione sul tema delle malattie renali. La manifestazione si svolgerà in contemporanea in molte città d’Italia e del mondo.