La Direzione dell’Azienda per la tutela della Salute precisa che non è previsto alcuno stop alla vigilanza delle postazioni di Continuità Assistenziale (ex guardia medica).
A riguardo l’Ats, in coerenza con le risorse stanziate dal bilancio Regione Sardegna, sta valutando la possibilità di attivare anche forme alternative di protezione nei luoghi dove l’attività di Continuità Assistenziale si svolge presso strutture che erogano già altri servizi. Occorre, inoltre, precisare che il servizio di guardia armata, presso le sedi di Continuità Assistenziale, non è incluso dal Ministero della Salute tra i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e deve essere quindi finanziato dal bilancio regionale.
Pertanto, prima di procedere ad un ordine triennale alla ditta vincitrice della gara svolta dalla centrale di acquisto, si stanno valutando anche ipotesi quantitativamente alternative che garantiscano la sicurezza in coerenza con la copertura che il bilancio regionale assicura ed assicurerà.
Dunque, nessun “ennesimo atto di irresponsabilità” da parte dell’ATS che, anzi, tiene all’incolumità di tutti i professionisti con i quali collabora giornalmente per mettere a disposizione dei cittadini i migliori servizi possibili.