Da venerdì a Solarussa i grandi nomi della cinematografia colombiana
Tre giorni per un incontro artistico senza precedenti tra i protagonisti sardi e quelli del paese sudamericano. Tra gli ospiti il direttore del festival Bogoshorts, Jaime Manrique, il regista Carlos Tribiño, quindi Mario Piredda, Bonifacio Angius e Ignazio Figus. In anteprima una versione “in progress” del documentario “Il clan dei ricciai” di Pietro Mereu
La distanza tra Sardegna e Colombia si accorcia sempre più grazie al gemellaggio cinematografico stretto con il “terre di confine film festival”, che entra nel vivo venerdì (9 marzo) a Solarussa, dove proporrà tre giornate di appuntamenti, laboratori, mostre e incontri fino a domenica.
E proprio dalle 17.30 di venerdì, alla Casa Sanna, il programma della kermesse diretta artisticamente da Marco Antonio Pani sarà inaugurato con una speciale finestra sul “Bogotá Short Film Festival – Bogoshorts”, accogliendo due grandi nomi del cinema colombiano: il direttore artistico Jaime Manrique, che è anche il più importante distributore di cortometraggi della nazione, al fianco del giovane regista Carlos Tribiño, che sabato presenterà la sua opera prima “El Silencio del Rio” .
Ma la manifestazione non trascura il mondo della scuola. Venerdì si parte alle 10, nei locali della scuola media del paese, con il laboratorio “Panta Rei” a cura dell’Asvic.
Nel pomeriggio, dopo la presentazione di Manrique e Tribiño del Bogoshorts, alle 18 seguono le proiezioni dei corti “Camino del agua” di Carlos Felipe Montoya, “Simiente” di William Vega, e “Nuhuani” di Roberto Montoya, Daniela Gómez e Carlos Mario Lozano.
Nella seconda parte della serata sono previsti interessanti incontri con il cinema sardo. Alle 18.30 Bonifacio Angius fa una chiacchierata sul lavoro del set del suo nuovo film “Ovunque proteggimi” e, alle 19, Pietro Mereu presenta in anteprima una versione “in progress” del suo documentario “Il clan dei ricciai” (52 minuti).
Subito dopo, spazio alle degustazioni di prodotti locali e presentazione della mostra “Il confine” dell’artista-fotografa Emanuela Cau. Chiusura alle 21.30 con il lungometraggio “La tierra y la sombra” di Cesar Augusto Acevedo, vincitore della “Camera d’oro” al miglior regista esordiente al festival di Cannes 2015.
Sabato mattina sono previste escursioni per visitare e scoprire il territorio. Le proiezioni ripartono alle 16 alla Casa Sanna, con “Mateo” di María Gamboa. Per Bogoshorts si propongono i corti “El ùltimo pescador de taganga” di Santiago Trujillo Escobar e “Marina la esposa del pescador” di Carlos Hernandez.
Alle 18.15, per gli incontri col cinema sardo, Mario Piredda presenta il suo “A casa mia”, David di Donatello al miglior cortometraggio italiano 2017. Segue il lungometraggio colombiano: “La estrategia del caracol” di Sergio Cabrera. Chiusura alle 21.30: Marco Antonio Pani presenta Carlos Tribiño e il suo attesissimo “El Silencio del Rio”, miglior film colombiano al Festival Internazionale di Cartagena 2015.
Domenica 11 marzo alle 10.30 incontro moderato da Antioco Floris (Università di Cagliari – Celcam) e Marco Antonio Pani sul “Cinema come professione: l’alta formazione per uno sviluppo del cinema in Sardegna” con Enrico Pau, Salvatore Mereu, Davide Bini e Lorenzo Hendel (Accademia di BBAA di Sassari), Sergio Scavio (Scuola Civica di Cinema di Sassari), César Cardona Cano, Alejandro Alzate Giraldo (Universidad de Medellin), Carlos Tribiño, Daniele Maggioni.
Da segnalare, tra le proiezioni della serata il lavori realizzati nell’ambito di attività universitarie “Proteggiti dall’omofobia” dell’Università di Sassari, “L’ultimo miracolo” di Enrico Pau e “Prossimo Futuro” di Salvatore Mereu, realizzati per l’università di Cagliari-Celcam, e inoltre un focus sul cinema d’antropologia con un incontro con Ignazio Figus e il suo “La cena delle anime” e di nuovo Carlos Tribiño con il suo corto “Lux Aeterna”.