Milano, un colombiano di 25 anni è stato fermato dai carabinieri per la rapina e la violenza sessuale avvenuta lunedi’ sera in via Chopin
“Mi ricordo solo la rapina, non la violenza. Avevo preso dei funghi allucinogeni raccolti nel parco poco prima”. Sono le prime parole dette ai carabinieri dal colombiano di 25 anni fermato per la violenza sessuale, la rapina e il pestaggio di lunedi’ sera a Milano ai danni di una coppia di studenti.
Violenza Milano: vittima riconosciuto aggressore su Fb
La ragazza vittima della violenza sessuale in via Chopin ha riconosciuto il suo presunto aggressore, un colombiano di 25 anni, attraverso la foto del suo profilo Facebook in cui appare con un cappellino, piu’ che con la foto segnaletica che le e’ stata mostrata dagli investigatori. E’ quanto si apprende nell’ambito dell’inchiesta che ha portato il pm Luca Gaglio a chiedere il fermo del giovane sulla cui convalida si pronuncera’ un gip nelle prossime ore. Il provvedimento viene motivato col pericolo di fuga perche’ il ragazzo non ha fissa dimora e ha parenti in Colombia dove potrebbe rifugiarsi per eludere la giustizia italiana.
Coppia aggredita, fermato sudamericano a Milano
Un colombiano di 25 anni e’ stato fermato dai carabinieri per la rapina e la violenza sessuale avvenuta lunedi’ sera in via Chopin, nella periferia di Milano. L’uomo, residente in citta’, e’ stato bloccato dai militari durante la notte.
Rapina con violenza sessuale a Milano: giovane coppia aggredita da sudamericano
Incubo in via Chopin, Milano, dove lunedì sera uno studente di 22 anni è stato pestato e la sua fidanzata 19enne è stata violentata. L’aggressore, descritto come “sudamericano”, li ha rapinati di soldi, portafogli e telefoni minacciandoli con un’arma, per poi darsi alla fuga sulla loro auto, una Fiat Punto. Nella stessa zona, la notte del 4 giugno 2005, un branco di cinque giovani rumeni, allora arrestati dopo poche ore, aggredirono una coppietta appartata, rapinandola e stuprando la giovane.
I carabinieri della Compagnia Monforte di Milano stanno cercando di dare un nome all’uomo, descritto dalle vittime come un “sudamericano”, secondo quanto riportato oggi nelle pagine milanesi del quotidiano La Repubblica.
STUPRO IN VIA CHOPIN, MAULLU (FI): SERVE TASK FORCE PER SUDAMERICANI VIOLENTI
“Il problema delle gang di sudamericani, in particolare nella zona sud della città, è noto da anni, è una questione annosa e dolente, ma fino a questo momento le amministrazioni Pisapia e Sala non si sono dimostrate in grado di porre un argine alle aggressioni, alle risse, agli stupri perpetrati dai sudamericani”. Così in una nota Stefano Maullu, europarlamentare di Forza Italia. “Nelle scorse ore, uno di questi personaggi ha addirittura violentato una ragazza mentre si trovava in via Chopin con il suo fidanzato, malmenato a sua volta in un secondo momento _ prosegue Maullu – la giunta Sala deve svegliarsi, perché le condizioni delle periferie non sono mai state così urgenti. Per risolvere il problema delle gang sudamericane serve un’apposita task force, non c’è un momento da perdere”.
STUPRO IN VIA CHOPIN, SARDONE (FI): SICUREZZA NON È PRIORITÀ PER COMUNE
“Il grave episodio di cronaca che ha visto, purtroppo, protagonisti due ragazzi in Via Chopin rilancia la questione non affrontata dell’abbandono delle periferie. In tanti quartieri l’insicurezza non è solo una questione di percezione ma di gravi e continui episodi delinquenziali”. Lo afferma in una nota Silvia Sardone, consigliere comunale di Forza Italia. “L’insicurezza diffusa in città è figlia di politiche di buonismo, lassismo e sottovalutazione dei problemi che distinguono le amministrazioni di centrosinistra – prosegue Sardone .- purtroppo da Palazzo Marino non sembrano esserci segnali di attenzione reale verso la sicurezza che continua a essere trattato come tema secondario. Non basta cambiare i nomi nell’assessorato se non c’è un piano reale per intervenire nelle periferie. La sinistra continua a parlare di integrazione e inclusione sociale quando invece i cittadini lamentano la paura di girare nelle strade a tutti gli orari”.
Fonte: www.affaritaliani.it