“Tra i territori maggiormente esposti al rischio di infiltrazioni terroristiche, oltre a tutta l’area rivierasca dell’Italia meridionale, vi sono anche la Sicilia e la Sardegna, in cui si è assistito al preoccupante fenomeno degli sbarchi fantasma.
Gli sbarchi più pericolosi sarebbero proprio questi ultimi, perché non vi è alcun modo di prevederli o di intercettarli. E Fabrice Leggeri, il direttore di Frontex, ha affermato che una parte dei flussi non intercettati parte proprio da Tunisia e Algeria, i punti di partenza preferiti da chi ha intenzione di introdursi clandestinamente in Sicilia o in Sardegna.
Il dato più allarmante, da questo punto di vista, è che negli ultimi
tre mesi il 20% dei migranti sia partito dalla Tunisia, non più dalla
Libia.
Insomma, la Sardegna è costretta a misurarsi con una minaccia reale, consistente, più allarmante che mai, per cui il governo e l’Europa devono attivarsi per sostenerla concretamente, senza indugi. È una battaglia che sto portando avanti da tempo al Parlamento europeo, e non ho nessuna intenzione di fermarmi”.