“Una celebrazione che vuole stimolare una presa di coscienza collettiva.” Così è stata presentata dal Presidente del Consiglio Regionale Gianfranco Ganau la ricorrenza per i settantanni dello Statuto Speciale Sardo in occasione della conferenza di presentazione della campagna istituzionale, avvenuta questa mattina al Palazzo della Regione. Presente per l’occasione anche il Presidente della Regione Francesco Pigliaru, che ha ribadito la posizione già presa in Consiglio riguardo l’eccessiva intromissione dello Stato nella politica isolana.
La conferenza ha svelato i contenuti di una campagna già parzialemente avviata. L’immagine d’apertura, raffigurante un neonato avvolto dalla bandiera – a simboleggiare un giovane governo sardo inserito un contesto storico ben più longevo – apparsa nei maggiori quotidiani locali, ha inaugurato i festeggiamenti già il 26 febbraio scorso.
Ciò che invece completa il lavoro svolto dall’agenzia Quom3 è il logo personalizzato e la canzone “Umpare”, composta da Luigi Marielli e interpretata da artisti quali i Tazenda, Claudia Crabuzza, Maria Giovanna Cherchi e Aurora Lecis. A questi si aggiunge la strofa estrapolata da “Procurade ‘e moderare” – che potrebbe presto diventare ufficilamente l’inno sardo – interpretata dal defunto Andrea Parodi. Il brano, comprensivo di videoclip, sarà scaricabile gratuitamente dal sito www.sardegna70.it.
Il programma è destinato ad arricchirsi ulteriormente ad inizio giugno, con una campagna multisoggetto seguita dal fotografo Michele Secchi e composta da una serie di ritratti fotografici appartenenti a soggetti di varia estrazione, e sostenuti dal motto “autonoMIA”.
Una celebrazione indirizzata soprattutto ai più giovani che, secondo i vertici regionali, devono essere maggiormente coinvolti nel sociale e sensibilizzati sull’importanza di un testo che rappresenta la colonna portante della Sardegna, intesa non solo come territorio ma anche come collettività.
Tante le parole di acclamazione all’indirizzo di un atto che ha permesso di ottenere più visibilità politica, soprattutto in argomento di spartizione delle risorse statali. Ciò nonostante non sono mancate le critiche dei due massimi esponenti locali all’indirizzo del sistema statale. “L’Autonomia è essenziale per la Regione – afferma il Presidente Pigliaru – ma troppo limitata. Il governo deve avere buonsenso e non accentrare eccessivamente il sistema amministrativo.” Lo stesso Pigliaru ha poi aggiunto “Abbiamo troppi limiti nell’esercitare le nostre funzioni, soprattutto per quanto riguarda la mobilità e l’insularità. Le risorse ci sono ma l’eccessiva regolamentazione ci frena.”
Alle dichiarazioni si aggiunge la voce del Presidente del Consiglio Ganau. “Troppe volte ci siamo trovati con atti impugnati. L’autonomia è un diritto della Sardegna per via delle particolarità storiche, culturali e territoriali. Giusto mantenere dei confini di autorità, ma ci sono troppi limiti”. A stemperare le critiche la chiusura: ” Abbiamo affrontato solo una piccola parte di questo cammino, eppure sono tante le grandi conquiste raggiunte e ancora tanti gli obiettivi da raggiungere.”
Riccardo Mascia