In politica le strategie sono fondamentali soprattutto quando, in un piccolo paese, c’è da rinnovare il Consiglio comunale.
Antonio Tirotto, l’attuale sindaco di Aglientu, si ripropone per un secondo mandato. Si tratta di un’aspirazione che sicuramente riuscirà a coronare, tenuto conto che, con ogni probabilità, a concorrere per il rinnovo del consiglio comunale sarà solo la lista da lui capeggiata. Infatti, la cordata che stava tentando di contrastare la sua spasmodica, smodata e irrinunciabile corsa all’investitura di primo cittadino per un altro quinquennio, vuoi per la litigiosità, vuoi per i tanti antagonismi degli aspiranti candidati, alla fine si è sciolta come neve al sole.Fino all’ultimo momento, però, nulla è da escludere e una seconda lista potrebbe spuntare dal cilindro di qualche mago locale, determinato, evidentemente, a portare in consiglio comunale almeno una rappresentanza di minoranza. Eppure, all’inizio dell’anno, ad Aglientu si ventilava di una cordata seriamente intenzionata a scalzare Tirotto e compagnia dal governo del paese.
Sicuramente questa eventualità avrà turbato non poco i sonni dell’attuale sindaco, considerato che si è subito gettato a capofitto nella ricerca di elementi di “peso” da inserire nella sua potenziale lista, in sostituzione di chi ha rinunciato ad un’altra candidatura. E il buon Antonio, da quel momento in poi si è dannato l’anima enunciando proclami sulle opere appaltate e sull’impegno profuso dalla sua amministrazione nell’arco del quinquennio.
Avrà consumato anche diverse paia di scarpe girando in lungo e in largo l’intero territorio per cercare voti e possibili candidati. Non tutte le persone interpellate hanno risposto favorevolmente, soprattutto in quelle località (stazzi compresi) dove, da lungo tempo, avevano perso le sembianze dei propri amministratori comunali perché resisi…uccel di bosco.
L’appuntamento elettorale del prossimo 10 giugno, invece, ha determinato il “ritorno in terra” del sindaco e non solo. Soffermiamoci al caso del villaggio di Rena Majore, le cui “apparizioni” del sindaco si contano sulle dita di una mano, così come di Michela Moi, assessore comunale ed eletta proprio in rappresentanza del villaggio. Qualche calcolo, ovviamente, Antonio Tirotto lo avrà fatto, considerato che il villaggio di Rena Majore, nell’ultimo periodo, è diventato un punto di riferimento delle sue “escursioni” mattutine come serali.
Era più che logico questo suo interesse per un villaggio nel quale diverse infrastrutture primarie e secondarie erano e sono ancora da definire. E sicuramente, nel corso degli anni, ad Antonio Tirotto le orecchie gli saranno fischiate con insistenza, per le tante critiche mosse dai lottizzanti nei suoi confronti. Se il giro d’Italia, lo scorso anno, è servito a rattoppare la Castelsardo-Santa Teresa, le prossime elezioni comunali qualche effetto lo hanno prodotto, poiché, a breve, inizieranno i lavori per la sistemazione di Piazza Sirenella.
Nel corso delle sue venute a Rena, ha bussato a tante porte per trovare un candidato in sostituzione di Michela Moi, candidato che doveva assolutamente recuperare perché cinque anni fa la vittoria ha arriso alla sua lista grazie ai voti di Rena Majore. Bussa di qua, bussa di là, finalmente una porta si è spalancata ed è apparso Domenico Casula che tra si e no, ma più si che no, ha accettato l’invito della candidatura.
E il buon Domenico ha fatto già sapere che, se eletto, sarà una vera e proprio spina nel fianco dell’amministrazione comunale e, in primis, del sindaco Tirotto. Insomma, le intenzioni non sono niente male, per uno che, dopo aver vissuto per anni ai margini della politica locale, si rimette in gioco nell’interesse della collettività. Solo propaganda o impegno solenne?.Staremo a vedere. Se sono rose fioriranno…se son spine pungeranno…