Si consolida l’appuntamento primaverile a Bortigali, i prossimi 5 e 6 maggio, all’insegna della gastronomia, musica e cultura. Una due giorni “in vetrina” per la cultura, le tradizioni e i tesori di Bortigali.
L’evento – patrocinato dall’ASPEN, dal Comune di Bortigali e dalla Pro Loco di Bortigali – come di consueto, aprirà i battenti con un’interessante tavola rotonda “Bortigali, tra cultura e innovazione”. A fare gli onori di casa il Sindaco di Bortigali Francesco Caggiari che dialogherà con gli esperti del settore turistico (MIBACT, RAS, ANCI, ISRE). Di particolare interesse, la presenza dei fondatori della WebMapp srl che presenteranno una APP su Bortigali, una mappa digitale che si annovera tra gli strumenti innovativi per la promozione turistica del territorio.L’Archeologia quest’anno sarà uno dei fili conduttori del turismo che pone al centro dell’attenzione due interessanti mostre: una sui modellini di nuraghi a cura di Ignazio Mele e l’altra su bronzetti e argille di epoca pre-nuragica e nuragica a cura di Andrea Loddo il quale ci illustrerà anche la lavorazione a cera persa del bronzo. Le due iniziative saranno coronate da una passeggiata con l’Archeologo Luca Doro che ci racconterà interessanti storie sui tesori nuragici di Bortigali tra cui “Tintirriolos” e “Carrarzu e’ Iddia“ e sul nuraghe Orolo, fiore all’occhiello di Bortigali. Ma non finisce qui! Infatti, sabato sera andrà in onda la proiezione del film “Nuraghes – S’Arena” del regista Mauro Aragoni.
Il primo pensiero che sovviene parlando di Bortigali è “la peretta bortigalese” e quindi non poteva mancare in questa edizione il tema del formaggio, grande attrattore turistico di questi ultimi tempi. Per l’occasione, il Caseificio Lacesa aprirà le sue porte ai visitatori con delle visite guidate e proporrà un laboratorio del latte vaccino.
E sempre parlando di laboratori, come ogni anno, si potranno ammirare anche la lavorazione del ferro battuto (a cura di “Mulas & Carboni”), dei coltelli e delle rodansas (a cura di Luigi Desortes), l’intreccio delle palme (a cura di Gavino Antonio Pintore), e la creazione dei cestini in asfodelo di Flussio accompagnata dalla mostra di filet bosincu (a cura dell’associazione culturale “La Foce”).
Creatività, la parola magica associata a questo ricco paese di artisti che ha riscosso un grandissimo successo l’anno passato con il Concorso regionale di panificazione artistica e cerimoniale e che in questa seconda
edizione presterà attenzione a “Su pane de sos isposos” (a cura di Manuela Secchi e dell’Agenzia Regionale
Laore). Il lievito madre è anche il protagonista del libro “La madre del pane” di G.A. Farris e Manuela Sanna che verrà presentato sabato pomeriggio.
Il turismo dalle mille sfaccettature che, in tema sportivo – ma questa è un’attrazione oramai consolidata – vedrà ancora una volta gli atleti del parapendio misurarsi in diverse gare di “volo di distanza” e di “cento” e per i più spericolati ci sarà la possibilità di andare in tandem con l’istruttore a cura dell’associazione “I Fenicotteri Rosa”. Chi desidera invece cimentarsi con il tiro con l’arco potrà farlo in queste due giornate di festa grazie all’iniziativa “Frecce nel Marghine” a cura di ASD Arcieri del Marghine. Sarà presente anche il Cagliari Club di Bortigali che presenta un’interessante mostra di magliette originali del Cagliari dal 1963 a oggi della collezione privata di Simone Gallus.
Domenica 6 maggio, riprende il dibattito sullo spopolamento, iniziato lo scorso anno, e lo fa in chiave propositiva con la tavola rotonda “Lo spopolamento, parla la radio”, mettendo i Sindaci della Sardegna a confronto e partendo da “Freemmos” il progetto creato dalla Fondazione Maria Carta che ha l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini e le istituzioni su questo triste fenomeno che sta investendo in particolar modo la nostra isola. Seguiranno poi le esibizioni canore di diversi artisti sardi.
Ancora una volta il patrimonio di Bortigali apre le sue porte ai turisti che potranno ammirare le ricchezze del paese facendo tappa al Mulino ad acqua, all’Etno-Casa Museo, a Sa Buttega de Giuanne Lammeri, a funtana Etza, al Rifugio Antiaereo sede anche di “Radio Sardegna” e alle storiche chiesette di San Palmerio, del Rosario, di Santa Croce, di Sant’Antonio, San Giuseppe e Santa Maria degli Angeli in cui è esposto il retablo del Maestro di Ozieri e dove sono custoditi gli argenti sacri di Bortigali. A far da cornice alla passeggiata – a cura di Sardegna in link – i numerosissimi architravi aragonesi. Chi ama invece la comodità e si vuole godere il paesaggio e il clima festivo da seduto lo potrà fare con il carro a buoi a cura dell’associazione Santu Sidore.
Il sottofondo musicale non può ovviamente mancare grazie alla gradita presenza – in questa due giorni – della Corali Polifoniche, dei Cuncordos, dei Tenores e del Gruppo Minifolk di Bortigali, ma anche di altri ospiti.
E naturalmente è d’obbligo la visita negli stand del gusto e del sapere bortigalese!