Martedì Fonni protagonista dell’ultima tappa del Poetry Slam l’originale sfida letteraria tra poeti, scrittori e performer della parola.
La sfida – organizzata con il Patrocinio e contributo del Comune di Fonni, presentata e animata dal presidente della Federazione LIPS Lega Italiana Poetry Slam Sergio Garau, e supervisionata dal vicepresidente LIPS e notaio multipiattaforma Giovanni Salis – vedrà all’opera sul palco i finalisti che si contenderanno il titolo di Campione del Nuorese 2018: Valentina Loche (Orani), Federico Pinna (Sassari), Pupa Niolu (Alghero), Elena Loredana Manni (Gavoi)Prima della semifinale ci sarà il Gennargentu Poetry Slam: un turno secco per decretare i due finalisti del nuorese, che si aggiungeranno ai già qualificati alla finale del “Poetry Slam Sardegna” del 2018 che si disputerà il prossimo 5 maggio a Gavoi all’interno della terza edizione del Festival Invasione Poetica, dove si potrà competere per accedere alle finali nazionali LIPS
Ospite speciale, stacchiere musicale e unico PJ (Poetry Jay) in circolazione, l’anconetano Luigi Socci, fra i migliori poeti italiani attualmente viventi.
Si tratta proprio di una gara con un semplice regolamento che i poeti dovranno rispettare: lo slam è una sfida poetica aperta a tutti; ogni poeta avrà 3 minuti per dire, leggere, declamare, recitare poesia, solo voce e corpo; ogni partecipante deve portare 2 testi scritti di proprio pugno in qualunque lingua; i poeti si sfideranno a suon di versi finché la giuria estratta a sorte fra il pubblico non decreterà i vincitori; per iscriversi (gratuitamente), scrivere a [email protected] o contattare l’amministrazione comunale e l’assessorato alla cultura o presentarsi direttamente in biblioteca prima dell’inizio della gara.
Appuntamento alle 18.30 in via Sassari. Ingresso libero e gratuito.
Per maggiori informazioni sul Poetry Slam e la LIPS:
web http://www.lipslam.it/- email [email protected]
Luigi Socci è nato ad Ancona, dove vive, nel 1966. Agente di commercio, versificatore part-time, performer confessional e (ri)animatore poetico ha scritto un centinaio di poesie circa. Alcune si possono leggere, volendolo, nella plaquette “Freddo da palco” (d’if, 2009) e nelle antologie “VIII Quaderno italiano di poesia contemporanea” (Marcos y Marcos, 2004) e “Samiszdat” (Castelvecchi, 2005). Ma anche in rete, in riviste o dove si preferisca, o ascoltarle in pubbliche letture o Poetry Slams. Alcune sono state tradotte in russo, spagnolo, inglese e serbocroato, altre no. È direttore artistico, ad Ancona, del festival di poesia “La Punta della Lingua” e dell’omonima collana per l’editore Italic Pequod. “Il Rovescio del dolore” (Italic Pequod, 2013), vincitore del Premio Metauro e del Premio Tirinnanzi-Città di Legnano, è il suo primo libro vero e proprio. L’ultimo, invece, è “Prevenzioni del tempo” (Premio Ciampi-Valigie Rosse, 2017). Ci permettiamo di aggiungere che si tratta di uno dei migliori poeti viventi di lingua italiana sulla carta e su palco SPOILER! Nello spettacolo usa la clava di gomma, due porcellini e il petofono. Uno dei suoi versi più riusciti è: catarsi addosso.