Si terrà sabato 12 maggio, al Teatro Sant’Eulalia (doppio spettacolo ore 19 e 21) la prima produzione interamente realizzata da “Il Bacio di Kaifa”
È il 1897 quando il celebre scrittore e poeta Oscar Wilde, scrive nella solitudine dello chalet Bourgeat, il suo ultimo componimento poetico “La ballata del carcere di Reading”.
L’estetismo edonistico che aveva contraddistinto, sino ad allora, la sua produzione letteraria, lascia spazio ad una profonda e amara riflessione sull’esistenza e i temi dell’amore, la morte e il perdono contrapponendosi all’ipocrisia di una società che ne legifera moralmente ogni espressione, ostentando un perbenismo intransigente il cui giudizio si traduce nell’impietosa condanna capitale.
Incarcerato nella prigione del Berkshire nel 1895 con l’accusa di “sodomia”, il poeta irlandese condivide l’iniqua reclusione con il soldato Charles Thomas Wooldridge, accusato dell’assassinio della moglie, in seguito giustiziato con l’impiccagione. Gli ultimi momenti sino all’esecuzione, sono la testimonianza lirica delle aberranti condizioni in cui si trovano i detenuti, tuttavia, Wilde ripercorre anche le sue personali vicissitudini giungendo ad una catartica considerazione sulla condotta umana secondo la quale “Ogni uomo uccide ciò che ama”.
Nel 2017,l’attore Matteo Loglisci e il musicista Michele Marescuttiavviano un progetto di musica e recitazione in unamise-en-scènedella ballata, un viaggio sonoro dall’incarcerazione all’esecuzione del condannato Wooldridge. Una formula già collaudata in cui sarebbero state necessarie più soluzioni compositive da integrare con variegati strati sonori, in particolare dal vivo.
Vengono dunque trascinati nel progetto anche Nicola Marras al basso e Marco Meloni alla chitarra. Il primo, compagno di band di Marescuttiin due esperienze musicali precedenti, prima chitarra nei Manial-FM e poi al basso nei Cigar Plug e Marco Meloni, amico di vecchia data e abile costruttore di soundscapes mediante l’uso di effetti per chitarra.
I quattro, danno vita a “Il Bacio di Kaifa” il cui nome fa riferimento ai versi di Wilde “Non tutti fissano l’aria/Da un piccolo tetto di vetro/Non tutti pregano con labbra di argilla/Perché passi quella agonia/Né sentono sulla guancia che trema/Il bacio di Kaifa”.
“Sebbene scritta più di un secolo fa, l’opera narra una storia sempre attuale. Le condizioni dei carcerati, specie in alcuni paesi, non sono affatto migliorate dall’800’ e persistono le detenzioni arbitrarie –politiche o basate sui comportamenti sessuali- così come la pena di morte” commenta Michele Marescutti “La ballata ci ha appassionato e commosso, non sarebbe stato possibile immaginare una performance senza il trasporto emotivo necessario.”
L’intenzione è quella di dare ampio spazio all’improvvisazione strumentale in un progetto che coniuga sia il teatro, sia la creazione di un concept album, al fine di creare stanze musicali a tema, originando una vera e propria colonna sonora per la ballata di cui, alcuni passaggi, sono dei veri e propri first take.
“La nostra preoccupazione maggiore è stata quella di non “rendere onore” o “rispettare” la poetica di Wilde, per cui, la composizione, ci ha impegnati per quasi un anno. Il poeta, nel contesto de “La Ballata” indossa una veste umile enorme, divenendo uno spettatore al cospetto del reale protagonista, il soldato condannato a morte.
Anche il nostro scopo è narrare con coinvolgimento emotivo (pur rimanendo esterni alla vicenda) questi eventi, assecondando il proposito dell’opera e provando ad immaginare quali sensazioni avesse suscitato quest’esperienza nell’autore.
Abbiamo lavorato, in questo senso, anche seguendo la voce di Matteo, per interpretarne musicalmente le emozioni”
Appuntamento al Teatro Sant’Eulalia (vico Collegio 2), sabato 12 maggio 2018, con un doppio spettacolo alle 19 e alle 21.
Ingresso 10 euro.
Info e prenotazioni
Via email all’indirizzo [email protected];
Presso il “Cafè Barcellona” via Barcellona, 84 a Cagliari oppure telefonando ai numeri 3661247245 o 3480583905