Weekend in musica con il Jazz Club Network firmato CeDAC – giovedì 19 aprile alle 20.30 al Jazzino di Cagliari spazio all’avanguardia musicale argentina dell’Aca Seca Trio – formato da Juan Quintero (chitarra e voce), Andrès Beeuwsaert (piano, tastiere e voce) e Mariano Cantero (batteria, percussioni e voce), mentre venerdì 20 aprile alle 20.30 al Jazzino di Cagliari e sabato 21 aprile alle 20.30 a Il Vecchio Mulino di Sassari il fascino della Bossa Nova con il Trio Correnteza – nato dall’incontro tra la cantante Cristina Renzetti con il clarinettista Gabriele Mirabassi e il chitarrista Roberto Taufic – nel segno di Tom Jobim.
Sbarca nell’Isola l’Aca Seca Trio – l’ensemble che ha rivoluzionato la scena musicale argentina intrecciando raffinate melodie e armonie jazz per dar vita a composizioni originali con un sound intrigante e inconfondibile: Juan Quintero (chitarra, voce), Andrès Beeuwsaert (piano, tastiere, voce) e Mariano Cantero (batteria, percussioni, voce) saranno protagonisti DOMANI ( giovedì 19 aprile) dalle 20.30 al Jazzino di Cagliari per un viaggio sul filo delle note e delle emozioni.
Fin dall’esordio l’Aca Seca Trio ha conquistato il pubblico e la critica per la novità di uno stile capace di fondere la ricca tradizione musicale del Sud America con il gusto per le note improvvisate. Nato nel 1998 dall’incontro fra tre giovani studenti dell’Università de La Plata – accomunati dalla passione per la musica – l’ensemble che incarna la rinascita e l’evoluzione della musica argentina tra il ventesimo secolo e l’alba del terzo millennio ha saputo imposi grazie alla peculiarità dell’approccio ai differenti materiali sonori e alla capacità di elaborarli con una cifra riconoscibile.
Al termine degli studi universitari, Juan Quintero, Andrés Beeuwsaert e Mariano Cantero si trasferiscono a Buenos Aires, portando avanti il progetto dell’Aca Seca Trio parallelamente alle loro singole carriere musicali. Juan Quintero si afferma ben presto come uno dei più promettenti compositori argentini, mentre il talento di Andrés Beeuwsaert ne fa un pianista molto apprezzato dai più importanti jazzisti, con cui condivide spesso il palco e Mariano Cantero va in tour con Liliana Herrero.
Il disco d’esordio – Aca Seca Trio (2003) è stato accolto favorevolmente dalla critica specializzata ed elogiato da artisti come Luis Alberto Spinetta, Pedro Aznar, Egberto Gismonti, León Gieco e Juan Carlos “Mono” Fontana – fino a diventare un “cult” per gli amanti della musica. Il secondo album – “Avenido” (2006) che comprende alcune rivisitazioni di brani della musica popolare argentina, due brani del talentuoso pianista uruguaiano Hugo Fatorusso e nuove composizioni di Juan Quintero e Andrés Beeuwsaert, con il quale si confermano tra le realtà più interessanti dell’avanguardia. Nel 2009 gli Aca Seca trio varcano l’oceano e approdano finalmente in Europa sulle note dell’album “La Musica Y la Palabra”, un’antologia dei brani più significativi dei primi anni della loro carriera in Argentina.
Dopo il successo di “Ventanas” (2009) – uscito in due edizioni, la seconda delle quali impreziosita da un DVD registrato dal vivo, nel 2014 è la volta di “Hermanos”, un live realizzato al Café Vinilo, con il Diego Schissi Quinteto.
Se il nome Aca Seca Trio ha un carattere umoristico, per il significato della parola in quechua, Juan Quintero, Andrés Beeuwsaert e Mariano Cantero hanno in realtà portato avanti con molta serietà e impegno il loro progetto musicale, vincendo nel 2005 il Premio Konex – attribuito dall’omonima Fondazione alle 100 personalità che più si sono distinte negli ultimi dieci anni nell’ambito della musica popolare – e hanno ottenuto una nomination al Premio Clarín Espectáculos come “rivelazione del folklore”. Nel 2015 hanno ricevuto il Konex di Platino come miglior gruppo nell’interpretazione del folklore argentino
Il loro repertorio spazia dalle canzoni originali scritte da Juan Quintero accanto a brani di Carlos Aguirre, Juan Falú, Jorge Fandermole, Hugo Fattoruso e Lucho González, e la loro musica supera i confini dell’Argentina, grazie ai concerti tenuti – a partire dal 2000 – sia in giro per il paese che in Brasile, Cile e Ecuador, Uruguay e Venezuela, negli Stati Uniti e perfino in Cina e Giappone, e poi in Spagna, Francia, Gran Bretagna e Italia. Nel corso della loro carriera gli Aca Seca Trio hanno avuto occasione di suonare con artisti come Francesca Ancarola, Pedro Aznar, Raúl Carnota, Mono Fontana, León Gieco e Liliana Herrero.
Omaggio all’arte di Antônio Carlos Brasileiro de Almeida Jobim – il grande compositore, musicista e cantante brasiliano, tra gli inventori della Bossa Nova e figura di primissimo piano nella cultura del Novecento, con il Trio Correnteza – che schiera Cristina Renzetti (voce) con Gabriele Mirabassi (clarinetto) e Roberto Taufic (chitarra) – protagonista venerdì 20 aprile alle 20.30 al Jazzino di Cagliari e sabato 21 aprile alle 20.30 al Vecchio Mulino di Sassari per un duplice appuntamento sotto le insegne del Jazz Club Network.
Ispirato al titolo di una canzone di Tom Jobim – “Correnteza” (dal nome della “corrente del fiume”) – che ha segnato il primo incontro fra i tre artisti, innamorati e profondi conoscitori dell’universo musicale brasiliano, il nuovo progetto è incentrato sul ricco repertorio che spazia dai classici della Bossa Nova ad altri brani meno conosciuti ma altrettanto preziosi e intensi.
Un intrigante viaggio nella musica di uno dei grandi maestri del ventesimo secolo, tra melodie indimenticabili e testi pieni di poesia, reinterpretati con sensibilità contemporanea e con inediti arrangiamenti pensati per il trio che mette in luce il talento della cantante Cristina Renzetti, conosciuta in ambito jazzistico per la sua intensa attività concertistica e con alle spalle una lunga carriera tra Italia e Brasile come interprete di musica brasiliana (all’esordio come cantautrice con “Dieci Lune”).
Sul palco – suoi compagni di viaggio in quest’avventura, da cui è scaturito l’omonimo album – il clarinettista Gabriele Mirabassi dalla forte inclinazione jazzistica – con collaborazioni importanti da Richard Galliano, John Taylor e Steve Swallow a Mario Brunello – con frequenti excursus fra danza e teatro a fianco di Erri De Luca. Giorgio Rossi, David Riondino e Marco Paolini, ma anche anche Ivano Fossati e Mina, e un grande interesse per la musica sudamericana e il chitarrista Roberto Taufic, nell’Honduras, di origine palestinese da parte di madre, cresciuto in Brasile(dall’età di cinque anni) dal 1990 vive tra l’Italia e il Brasile, alternando un’intensa attività concertistica alle incisioni discografiche, collaborando con artisti come la cantante brasiliana Rosália de Souza, Simon Papa, Maria Pia de Vito,, Enrico Rava e Chico Buarque de Holanda.
Una performance coinvolgente – sulle note di splendide canzoni in cui un’idea musicale si trasforma in poesia, con la voce suadente di Cristina Renzetti e gli inserti del clarinetto di Gabriele Mirabassi a comporre un elegante contrappunto sulla trama sonora della chitarra di Roberto Taufic, con metriche e accenti che rievocano le atmosfere del suo Brasile.
JAZZ INTERNATIONAL DAY / Giornata Internazionale del Jazz- 2018
Il CeDAC celebra la Giornata Internazionale del Jazz con il concerto del Larry Bartley Trio – featuring Tony Kofi in programma – lunedì 30 aprile alle 20.30 al Jazzino di via Carloforte 74-76 a Cagliari con le intriganti alchimie sonore del nuovo progetto musicale del contrabbassista Larry Bartley alla testa dell’ensemble che schiera Bruno Heinen al pianoforte e Rod Youngs dietro piatti e tamburi – con la partecipazione straordinaria del sassofonista Tony Kofi – nell’Isola sotto le insegne del Jazz Club Network.
Atmosfere londinesi per la performances dei quattro musicisti d’oltre Manica – protagonisti anche l’indomani, martedì 1 maggio alle 22.30 al Poco Loco di Alghero per un nuovo appuntamento con il Jazz Club Network organizzato dal CeDAC per far rivivere le suggestioni degli storici Jazz Clubs, dove sono state scritte pagine fondamentali della musica improvvisata, nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna.
Viaggio sul filo delle note e delle emozioni con il Larry Bartley Trio – capeggiato dal contrabbassista britannico, uno tra gli artisti più interessanti della scena jazzistica londinese, dal suono inconfondibile e dal versatile talento con all’attivo importanti collaborazioni – sul palco e in sala d’incisione – con musicisti come il polistrumentista Courtney Pine (fondatore dei Jazz Warriors), Jean Toussaint e Andy Sheppard, il musicista e compositore Denys Baptiste, il vocalist Cleveland Watkiss, il sassofonista e rapper Soweto Kinch (senza dimenticare un’incursione alla Royal Opera House con la danzatrice e coreografa Sheron Wray).
Larry Bartley ha suonato con gli ensembles guidati dal trombettista Byron Wallen, dal sassofonista Steve Williamson, dal pianista Julian Joseph e ha collaborato con artisti come la cantautrice Juliet Roberts e il pianista Alex Wilson, esponente di spicco del latin jazz inglese, e con un astro della tastiera come Robert Mitchell (F-IRE Collective), con il leggendario sassofonista americano Stanley Turrentine e con un simbolo della fusion e dell’ hard bop come Steve Grossman.
Formatosi al Goldsmith College sotto la guida di Howard Riley e Laurence Couty, Larry Bartley incarna un’idea della musica come linguaggio universale e senza confini, spaziando tra differenti generi e stili ma con una cifra personale e riconoscibile che affiora nelle performances dal vivo come negli album.
Nell’Isola sotto le insegne del Jazz Club Network del CeDAC, il Larry Bartley Trio (di scena lunedì 30 aprile alle 20.30 al Jazzino di via Carloforte 74-76 a Cagliari – in occasione della Giornata Internazionale del Jazz e martedì 1 maggio alle 22.30 al Poco Loco di Alghero) riunisce, oltre all’eclettico contrabbassista, il pianista Bruno Heinen e il batterista Rod Youngs – con un repertorio che spazia dai pezzi originali alle variazioni su intramontabili standards.
Per il suo nuovo progetto musicale Larry Bartley ha riunito due brillanti talenti del panorama jazzistico contemporaneo inglese e non solo, ospiti in importanti festivals e con all’attivo numerose registrazioni e concerti: Heinen ha suonato con musicisti come Reem Kelani, Julian Siegel, Jean Toussaint e Julian Arguelles, Heidi Vogel nonché la London Simphony Orchestra mentre Rod Youngs ha collaborato con – tra gli altri – Lee Konitz, Jon Hendricks, Natalie Cole, Abdullah Ibrahim, la BBC Concert Orchestra, Sia, Ronnie Laws, Robin Eubanks, Jazz Jamaica All Stars e David Murray.
L’ensemble – che ha debuttato sul palco del Ronnie Scott Jazz Club di Londra, nell’anteprima del nuovo album (la cui uscita è prevista entro 2018) – si arricchisce dell’apporto del sax soprano di Tony Kofi (miglior strumentista ai BBC Jazz Awards 2008, vincitore – per il miglior gruppo – ai Parliamentary Jazz Awards 2005 e premiato ai BBC Awards del 2005).
Originario di Nottingham, dopo gli studi al Berklee College di Boston, Tony Kofi ha iniziato una intensa carriera – dall’esperienza decisiva con The Jazz Warriors al Nu Troop di Gary Crosby, alle numerose collaborazioni negli Anni Novanta con ensembles e artisti come Billy Higgins, Byron Wallen’s Indigo, Claude Deppa’s A.J.E. & Horns Unlimited, Cheikh Tidiane Fall Quintet, Clifford Jarvis, Courtney Pine, e ancora Digable Planets, Donald Byrd, Dr Lonnie Smith, Eddie Henderson, la Julian Joseph Big Band, Jazz Jamaica All Stars, The David Murray Big Band, US-3, Tim Richards’ Great Spirit, The Grand Union Orchestra e Lucky Ranku’s African Jazz.
Autore dei brani per il suo gruppo di dieci elementi – l’Afro Jazz Family, fondatore e leader del Tony Kofi Quartet dedicato alla musica di Thelonious Monk, tra il 2003 e il 2004 il sassofonista ha fatto parte della Andrew Hill’s Anglo- American Big Band e della Sam Rivers Rivbea Orchestra, poi – dopo l’uscita del disco “Future Passed” – su invito di David Murray si è unito allo storico World Saxophone Quartet, e ancora le collaborazioni con Harry Connick JR e Joe Cocker, con il Jamaaladeen Tacuma Coltrane Configurations Quartet e con Ornette Coleman, e infine con l’ensemble Ekaya, guidato dal compositore sudafricano Abdullah Ibrahim.
Nel duplice appuntamento con il Larry Bartley Trio – featuring Tony Kofi – come in un ideale viaggio a Londra si ritroveranno la vivacità e la freschezza della temperie culturale inglese contemporanea – nella dimensione intima e raccolta dei clubs tra melodie inedite e rivisitazioni di classici, per festeggiare con una due giorni in musica la Giornata Internazionale del Jazz.