Comune di Oristano, Orti Urbani

Venerdì 20 aprile 2018, alle 10, verrà inaugurata la nuova stagione degli Orti Urbani di Oristano.
Situati in località Torangius, gli orti sono stati assegnati con un bando pubblico lo scorso marzo.

Sono attualmente 42 gli orticoltori che, muniti di zappa, rastrello e voglia di cambiare destino a una parte della nostra città, hanno cominciato a coltivare la terra, seguendo alcune regole fondamentali condivise. Prima fra tutte, la coltivazione di tipo biologico.

“E’ stato scelto di evitare l’uso di sostanze chimiche, concimi e fitofarmaci, per fare sì che gli Orti Urbani rappresentino un piccolo ma concreto esempio di come si possa coltivare cibo sano a chilometro zero” dice l’Assessore all’Ambiente Gianfranco Licheri. “Inoltre” continua “gli orti hanno una forte valenza sociale, come luoghi di aggregazione ma anche di riscoperta del legame con la natura anche per chi vive in città”.

La zona che ospita gli orti era uno spazio vuoto in condizioni di abbandono. Oggi, in quell’area non lontano da popolosi palazzi, sorgono filari di ortaggi.

‘Orti Urbani’ è un progetto che viene sostenuto oltre che dal Comune di Oristano, anche da numerosi associazioni ed enti: ASL di Oristano, OSVIC, Ex Esposti Amianto, la cooperativa Il Seme, Coldiretti, Italia Nostra e Anci Nazionale.

Inoltre, allo sviluppo del progetto contribuisce un partner privato, BRICO OK di Oristano, che ha messo a disposizione degli ortolani e ortolane le attrezzature necessarie alla sistemazione degli spazi.

Un segnale importante che vede concretizzarsi l’intento dell’Amministrazione di instaurare partnership pubblico-private per valorizzare il patrimonio e gli spazi comuni del contesto cittadino.

Da segnalare la partecipazione di un partner privato, BRICO OK di Oristano, che ha messo a disposizione degli ortolani e ortolane le attrezzature per consentire la sistemazione degli spazi. Un segnale importante che vede concretizzarsi l’intento dell’Amministrazione di instaurare partnership pubblico-private per valorizzare il patrimonio e gli spazi comuni del contesto cittadino.

Il progetto di orticoltura urbana ha ottenuto un largo consenso grazie ai benefici che questa pratica ha portato sia ai singoli coltivatori e alle loro famiglie sia all’intera comunità locale.

Per l’orticoltore è infatti importante l’impegno fisico, il contatto con la natura, il raggiungimento di risultati tangibili mentre, per la piccola comunità che si crea, è più semplice socializzare sviluppando rapporti di collaborazione e solidarietà.

Da non trascurare anche i vantaggi economici che l’autoproduzione di cibo comporta ma anche i vantaggi ambientali di orti coltivati senza l’uso della chimica.

Gli Orti Urbani sono, seppur su piccola scala, un contributo alla mitigazione dei cambiamenti climatici e dei loro effetti sulle città.

Un ultimo – ma non per importanza – effetto positivo dell’esperienza degli orti di Torangius è la possibilità di svolgere attività di educazione ambientale per le scuole.

“E’ quello che accadrà il prossimo venerdì 20 aprile. – dice Rosita Folli dell’Associazione di Promozione Sociale “energetica”, che da anni collabora con il Comune per le azioni di sensibilizzazione ed educazione alla sostenibilità – Alcune classi della Scuola Primaria Sacro Cuore di via Amsicora verranno in visita agli orti urbani accompagnati da educatori ambientali. Avranno occasione di comprendere a fondo il valore dell’iniziativa e si confronteranno con gli orticoltori. Anche loro infatti nel cortile della scuola coltivano ortaggi”.