Dopo i Blue Storms, c’è un’altra super squadra pronta ad intralciare i piani del club presieduto da Emanuele Garzia
All’ora del pranzo domenicale, a Monte Claro sarà protagonista la mai sazia Vipers Modena, prima delle due franchigie “intruse” che corroborano il serrato calendario del girone. Il team emiliano giunge in Sardegna con tre vittorie nel sacco, 13 punti di passivo e 85 prodotti dall’attacco.Tradotto in parole povere: è una delle candidate alla vittoria finale della Seconda Divisione, anche se la dirigenza lo ha posto come obiettivo fondamentale nel 2019 che anticiperà il grande passo nell’olimpo del football italiano.
Per i crociati sarà un ottimo banco di prova e l’head coach Jarvis McGarrah non ha nessuna intenzione di scoraggiarsi davanti alle potenzialità modenesi. “Stiamo lavorando sodo – ammette lo statunitense – anche se siamo consci che davanti a noi ci ritroveremo una squadra imbattuta con l’attacco esplosivo e una difesa molto dura”.
Il fatto che si giochi negli orari più disparati a lui importa poco: “Dobbiamo essere pronti in qualsiasi momento a calciare la palla”. Non si dimentica della tifoseria: “Fateci una bellissima cortesia, venite a sostenerci – conclude MC Garrah – ho il privilegio di essere l’allenatore dei Crusaders Cagliari e sono sicuro che giocheremo con tenacia e spirito di abnegazione. Vogliamo dare un’immagine positiva di questo sport”.
CAMPIONATO ITALIANO II DIVISIONE
GIRONE C
WEEK 4
CAGLIARI (CA) –Campo Sportivo Monte Claro – Via Cadello n°9
08/04/2018 – Ore 13:00
CRUSADERS CAGLIARI
VIPERS MODENA
L’ARTE DELLA TRADUZIONE INCARNATA DA RICCARDO PILI
Al running back Riccardo Pili piace tanto scherzare, ma in fondo le sue considerazioni sono sacrosante verità. L’anno scorso, in questo periodo, fu costretto a masticare amaro dalla sideline per via di un infortunio: “Decisamente ora mi sento più sano – confessa – ma battute a parte, in linea generale credo d’essere decisamente più forte; sono riuscito anche quest’anno ad aumentare la mole di muscoli e naturalmente ho un anno di esperienza in più alle spalle”.
C’è anche lo zampino del nuovo allenatore americano?
La presenza di coach Jarvis mi ha sicuramente aiutato non solo dal punto di vista atletico, ma soprattutto dal punto di vista del cosiddetto “football IQ”. Non perde tempo nel rendere fruibili le sue conoscenze e darci consigli su come affrontare situazioni diverse in campo. E poi ci costringe a non mollare mai i fondamentali. Il modo con cui si pone favorisce il dialogo e non intimidisce coloro che abbisognano di chiarimenti vari.
Dopo la prima bella vittoria è giunta anche la brutta debacle con i Blue Storms
In realtà il team bustocco non mi è sembrato molto differente dall’anno scorso. La squadra è ben allenata, ordinata e molto pesante sia nella linea offensiva, sia in quella difensiva.
Coach Jarvis era abbastanza adirato..
Ci ha fatto scontrare con la dura realtà: quella pesante sconfitta è stata il risultato di cattivi allenamenti, dovuti a poche presenze la settimana prima. Cerca sempre di spiegarci che se si perde la colpa è dell’allenatore e se si vince il merito è dei giocatori; ma è normale che anche noi abbiamo le nostre responsabilità.
Tu sei uno dei traduttori ufficiali del pensiero mcgarrahiano..
Beh non è la prima volta infatti che offro la mia conoscenza della lingua americana alla squadra. Come per ogni cosa, cerco di svolgerla al meglio. Essere costretto a tradurre (e non solo a capire) tiene in allenamento anche me.
Ora attendete i Vipers
Non li ho mai sfidati. So che sono ancora imbattuti; ci attenderà forse una delle gare più dure di tutto il campionato. Sarà il campo a parlare.
I tuoi propositi stagionali?
Come al solito, è quello di dare sempre il 110%. Se lo seguiamo tutti, vittorie, playoffs e onorificenze saranno solo conseguenze di ciò.
JURI MELONI: A 43 ANNI NUOVAMENTE ROOKIE
Quello di Juri Meloni è stato un gradito ritorno nella famiglia dei Crusaders. Era ancora un cucciolo di sei anni quando dalla tivvù scorse le immagini del Superbowl. La voce di Dan Peterson lo ammaliò a tal punto che tra lui e il football iniziò una lunga storia d’amore.
Quando viveva a Torino avrebbe voluto cominciare da adolescente con i Giaguari, poi il padre fu trasferito per lavoro in Sardegna. “Iniziai una nuova ricerca – ricorda Juri – i Sirbons si sciolsero poco tempo prima, ma tramite mio cugino seppi che c’era del fermento per formare un nuovo club, ma il limite d’età era 16 anni. Per mia fortuna i Crusaders furono fondati poco dopo il mio sedicesimo compleanno e da lì iniziai subito a giocare”.
Viene spontaneo chiedere come hai vissuto quegli anni leggendari
È impossibile pescare solo pochi frammenti nei miei dieci anni di football. Ho goduto immensamente ogni attimo in cui ho giocato, dai primi giorni ai campi Rai, al velodromo di Quartu. Sono state giornate diverse l’una dall’altra vissute con diverse persone, tutte importanti per me, fino a quando me ne sono andato.
Parlaci dei tuoi ruoli nel tempo
Ho sempre ricoperto il ruolo di OLB e tutti gli special team; il primo e secondo anno ho fatto anche la linea d’attacco, in qualche occasione anche il DL.
Come hai maturato l’idea di rimetterti in gioco?
Da due anni facevo crossFit con Barbara Pisano, la compagna del ricevitore Matia Pisu. Più volte abbiamo parlato di football e che fosse un peccato che io me ne fossi andato l’anno in cui ha iniziato Matia. Così l’anno scorso, in preda alla foga agonistica per il crossFit, ho chiesto di poter fare solo la preparazione atletica con i Cru. Poi alcuni giocatori mi hanno confessato che a loro avrebbe fatto piacere se io avessi giocato, e così sono rimasto.
Come sei stato accolto nella nuova squadra e con 43 anni di vita alle spalle?
Non posso dire né male, perché sono stato accolto benissimo dai vecchi (ormai coach e il qb), né bene, perché comunque sono un rookie. Gli altri giocatori non mi conoscono, inizialmente durante gli allenamenti ci andavo leggero e le prendevo, e loro si davano il 5. Diciamo che devo ancora conquistare la loro fiducia, per ora sono uno che arrivando, si è beccato il posto di titolare senza aver dimostrato nulla in partita.
Stai imparando cose nuove?
A livello di tecnica, direi di no. Facciamo esercizi nuovi e moltissima tecnica sui placcaggi. In compenso sto imparando a gestire la versatilità, cioè il cambiare difesa in base alla squadra avversaria. Oltre alle due di base, abbiamo dovuto imparare anche le tre specifiche per contrastare le prime avversarie di campionato, Vipers compresi.
Quindi un bel lavoraccio alle spalle..
In passato giocavi con la tua difesa, o il tuo attacco, te ne fregavi di chi o cosa avevi davanti. Jarvis ci sta facendo cambiare spesso.
Cosa pensi di quest’inizio di campionato?
I Gorillas sono stati veramente facili, più semplice del previsto, anche se io ho giocato solo un quarto per un infortunio. Con i Blue Storms non ero lì, quindi non saprei. Sono dell’idea che se sfruttiamo le nostre capacità, possiamo arrivare sicuramente ai playoff.
Coltivi qualche altra passione?
Sono un militare e i miei hobby al momento sono veramente pochi per totale mancanza di tempo. Altrimenti potrei dire: i giochi di ruolo, la TV, intesa come film e serie tv, videogiochi online…
CALENDARIO CAMPIONATO II DIVISIONE FIDAF 2018
GIRONE C