Era più prioritario tenerli fuori o respingerli, l’integrazione non è mai stata sostenuta“. Così Emma Bonino, leader di +Europa, a margine di una conferenza sui migranti in Senato.
Difficile dire quale possa essere lo scenario politico migliore nel prossimo futuro per fronteggiare l’emergenza migratoria, anche perchè “già con l’attuale governo l’integrazione non era la priorità assoluta.
Era più prioritario tenerli fuori o respingerli, l’integrazione non è mai stata sostenuta“. Così Emma Bonino, leader di +Europa, a margine di una conferenza sui migranti in Senato.
Bonino ricorda i sindaci che respinsero la proposta dell’integrazione diffusa, aderirono “solo un migliaio su 8mila sindaci”. Secondo la leader di +Europa, “basandomi sulle dichiarazioni degli anni scorsi in campagna elettorale, è chiaro che i partiti che dichiarano di aver vinto le ultime elezioni non hanno l’atteggiamento di chi vuole governare con legalità e umanità questo fenomeno. Mi sembra siano più spinti ad un ‘rimandiamoli tutti a casa’- termina- e avanti di questo passo”.
Su migranti e integrazione “già oggi vedo poca attenzione. Se apro i giornali leggo di Molise e Friuli. Non voglio fare il processo alle intenzioni, ma stando a quanto hanno detto e praticato in campagna elettorale” da M5s e Lega, “con slogan tipo ‘Prima gli italiani’, non è che ci sia poi una prospettiva di attenzione ad una maggiore integrazione“.
“INTEGRAZIONE ASSENTE NEI 3 PALETTI PD”
“Un’intesa Pd-M5S per fronteggiare al meglio l’emergenza migratoria? Non so, quello che so è che nei 3 paletti” proposti dal Pd, “ahimè non ho visto nè Europa, nè integrazione.
Se guardo francamente i programmi, la questione migratoria non nei termini di sicurezza, ma di integrazione, non era poi la priorità di molti”. Così Emma Bonino, leader di +Europa, a margine di una conferenza sui migranti in Senato.