Il dispositivo del PM chiede 15 mesi per gli imputati. Parte Civile assente
In un’aula gremita di antispecisti, rappresentanti di Associazioni antivivisezioniste nazionali e alla presenza di numerosa stampa, ieri 26 aprile presso il tribunale di Milano gli attivisti imputati si sono avvalsi della facoltà di rilasciare dichiarazioni spontanee forti, sentite e coinvolgenti che hanno evidenziato come la disobbedienza civile sia una scelta a volte necessaria per il cambiamento.
L’avvocato Maria Cristina Giussani, legale degli imputati spiega: “Eravamo pronti per le conclusioni e invece l’udienza per discussione della difesa è stata rinviata al 25 giugno. I tre attivisti hanno presentato spontanee dichiarazioni che sono state messe agli atti.
Il Pubblico Ministero, a seguito di breve discussione, ha proposto la pena di un anno e tre mesi. La parte civile, per la seconda volta, non si è presentata all’udienza.
Fatto abbastanza anomalo che qualcosa però sta a significare. Se non si presenterà nemmeno alla prossima udienza con conclusioni scritte, decadranno anche le richieste risarcitorie. Attendiamo il 25 giugno per il dispositivo del Giudice”.