L’attenzione di Desirè Manca e Maurilio Murru, portavoce in Consiglio comunale del Movimento Cinque Stelle si focalizza sulle segnalazioni che pervengono dai cittadini sconvolti da quanto accade nel momento in cui ci dei deve rivolgere al pronto soccorso
“La situazione che quotidianamente decine e decine di persone, di cittadini sassaresi e dell’hinterland, vivono al pronto soccorso di Sassari è solo un ormai incancrenito sintomo del cronico malessere della sanità sassarese.
Ciò è però inconcepibile, ed è per questo che con un ODG presentato espressamente al sindaco Nicola Sanna chiediamo urgentemente l’istituzione di un tavolo di intervento che coinvolga gli amministratori del Comune di Sassari e della Regione Sardegna: la sanità è una priorità, il pronto soccorso è via fondamentale che condiuce alla salvaguardia della vita delle persone, le soluzioni vanno trovate, la situazione va recuperata”.
Desirè Manca e Maurilio Murru, portavoce in Consiglio comunale del Movimento Cinque Stelle, tornano con sempre più incisività sulla questione sanità, focalizzano l’attenzione sull’insostenibilità della situazione alimentata dalle innumerevoli segnalazioni che pervengono dai cittadini sconvolti da quanto accade nel momento in cui ci dei deve rivolgere al pronto soccorso: “Scene incredibili, codici verdi che passano intere giornate trascorse in sala d’attesa a osservare, tempi di attesa da terzo mondo, medici e infermieri insufficienti nel numero che cercano comunque di sopperire alle mancanze organiche e alla crescente mole di richieste di intervento, continui litigi fra personale e utenti snervati dalle ore d’attesa prima della cura. Come si è potuti arrivare a questo punto? Assurdo”.
Le radici del problema vanno ricercate nella strategia di riordino della rete ospedaliera che indicava proprio Sassari come secondo HUB dell’Isola, punto di riferimento per l’intero nord Sardegna: “Una vera e propria catastrofe, la morte della sanità sassarese – affermano senza lesinare parole Manca e Murru -. Si è riusciti a trasformare un luogo deputato alla salvaguardia fisica, umana e psichica del paziente utente in una scatola vuota che non ha tempo di preoccuparsi delle condizioni delle persone.
Perché tutto ciò? Perché la sanità sarda è terra di conquista della politica. Una politica che l’ha sempre fatta da padrona ma oggi è incapace di trovare soluzioni, di mettere il benessere delle persone, dei cittadini, al centro del suo agire”.
“Il sindaco di Sassari è il primo responsabile della salute dei suo cittadini, deve fare qualcosa. Con il nostro ordine del giorno glielo chiediamo espressamente: bisogna agire e farlo con urgenza – chiudono i portavoce del Movimento -. La politica regionale è assente, il sindaco della città di Sassari non riesce a interloquire con i suoi corrispettivi a livello regionale pur se appartenenti allo stesso partito. Una mancanza di interesse che non può né deve essere tollerata: si apra un tavolo, si trovino soluzioni”.