Il Consiglio comunale di Oristano, nel corso dell’ultima seduta, a Palazzo degli Scolopi, ha approvato all’unanimità due mozioni su slot machines e ludopatie
Ventitre i voti a favore delle due mozioni dei consiglieri Monica Masia e Andrea Riccio e dei consiglieri Francesco Federico ed Efisio Sanna.
La mozione dei consiglieri Riccio e Masia impegna l’Amministrazione Comunale, gli uffici ed il Sindaco a promuovere l’informazione dei cittadini, in particolare i giovani (ad esempio nelle scuole) e gli anziani, in merito alla pericolosità dell’abuso dei giochi che consentono vincite in denaro, collaborando con le associazioni di categoria e la ASL, al fine di incentivare a promuovere campagne riguardanti terapie per chi soffre di dipendenza da gioco con vincite in denaro.
La mozione impegna anche a intraprendere e rafforzare l’azione della Polizia Locale al fine di far rispettare il Regolamento e la normativa, a far rispettare il divieto di utilizzo da parte dei minorenni, a verificare che vengano rispettate le distanze dai luoghi sensibili quali istituti scolatici, centri giovanili, centri anziani, luoghi di culto o altri istituti frequentati principalmente dai giovani o strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio-assistenziale.
Il Consiglio comunale ha dato mandato all’esecutivo anche di promuovere controlli per il rispetto della normativa in ottemperanza alle convenzioni con i Monopoli di Stato e SIAE.
La mozione dei consiglieri Riccio e Masia prevede anche la possibilità di valutare l’eventuale istituzione di agevolazioni di carattere contributivo nei confronti dei titolari di esercizi pubblici che rimuovano le slot machines o videolottery o che hanno scelto di non installarle e prevede un divieto per le attività pubblicitarie relative all’apertura o all’esercizio di sale da gioco che prevedono vincite in denaro.
La mozione Sanna-Federico impegna l’Amministrazione Comunale: ad attivarsi urgentemente per una pronta azione di contrasto e prevenzione al fenomeno che comprenda un regolamento comunale che preveda distanze minime tra i locali dove si possono praticare i giochi con vincite in denaro e i luoghi sensibili (come scuole, oratori, centri sportivi, strutture socio-sanitarie, etc.) e stabilisca gli orari in cui possono essere messi in funzione gli apparecchi da gioco; a verificare l’eventuale istituzione di agevolazioni di carattere tributario per gli esercizi che rinunciano ad offrire occasioni di gioco d’azzardo; un progetto di sensibilizzazione sul fenomeno della ludopatia da avviare in tutte le terze classi delle scuole secondarie di primo grado (scuole medie) della città indirizzato a informare e far comprendere le conseguenze della dipendenza da gioco d’azzardo.
Illustrando la mozione Andrea Riccio (Capitale Oristano) ha evidenziato che “solo a Oristano ci sono 448 apparecchi, 14 ogni mille abitanti. La media procapite è di 900 euro giocati a testa. Le conseguenze le conosciamo: famiglie distrutte, persone che si abbandonano, addirittura anche qui ad Oristano, nella nostra società, è successo, di recente, che chi aveva dilapidato il proprio stipendio è arrivato a denunciare fatti inesistenti, a denunciare delle rapine inesistenti per giustificare, nei confronti della propria famiglia o delle persone a cui doveva rendere conto, il mancato introito, dilapidato appunto al gioco”.
“L’intendimento di queste mozioni sul gioco d’azzardo e sul fenomeno della ludopatia, è di restituire libertà e dignità a chi cade nel vortice del gioco patologico – ha detto il consigliere indipendente Francesco Federico -.
Ma anche quella di tutelare coloro che domani potrebbero essere le nuove vittime di questa piaga sociale. Si calcola che nel 2016 nella nostra città ogni cittadino abbia speso mediamente 893 euro in giochi d’azzardo autorizzati dallo Stato, per un totale di 28 milioni 300 mila euro. Non possiamo più, quindi rinviare un’azione per la tutela dei nostri cittadini”.
Per Monica Masia (Sport, salute, volontariato, natura) è “sconcertante che uno Stato che si proclama civile per fare cassa ricorra al meccanismo così subdolo e pericoloso del gioco d’azzardo.
Trovo sconcertante e paradossale che uno Stato si arricchisca lucrando sulle debolezze dei propri cittadini per poi investire – questo sarebbe il paradosso – fior di quattrini della spesa pubblica sanitaria per prevenire, curare, riabilitare le persone affette da ludopatia, che, come hanno detto i colleghi che mi hanno preceduto, ormai è annoverata tra i disturbi correlati all’assunzione di droghe”.
Per Efisio Sanna (PD) il Consiglio comunale “ha il dovere politico e morale, il dovere etico di intervenire, di fare il possibile rispetto a questo tema, rispetto a questa piaga.
Non abbiamo grandi strumenti a disposizione, però siamo un’istituzione, abbiamo un potere regolamentare e abbiamo anche altri piccoli poteri e questi li dobbiamo esercitare nella maniera giusta e massima per cercare di arginare il fenomeno e per cercare di alleviare gli effetti che questo fenomeno produce”.
Nell’ultima seduta di consiglio comunale è stata invece respinta la mozione del consigliere Patrizia Cadau (Movimento Cinquestelle). 15 i voti contrari e 8 i favorevoli alla proposta che prevedeva azioni di prevenzione e contrasto nei confronti della somministrazione illegale di alcolici ai minori presso bar e locali pubblici della città.