I contenuti del volume “Chiesa di carta”, scritto dal giornalista oristanese Marco Piras, saranno approfonditi a Roma nel corso della giornata per direttori e collaboratori degli Uffici diocesani delle comunicazioni sociali promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana, in programma giovedì 10 maggio, presso la Pontificia Università Lateranense.
Lo segnala la newsletter della CEI (disponibile al link http://comunicazionisociali.chiesacattolica.it/il-10-maggio-insieme/) spiegando che, nel corso dell’incontro annuale dei responsabili delle comunicazioni delle diocesi italiane, il Presidente della Federazione italiana settimanali cattolici, don Adriano Bianchi, presenterà il libro Chiesa di carta. Settimanali diocesani e conversione digitale scritto dall’ex direttore responsabile del settimanale L’Arborense e attuale incaricato regionale per le comunicazioni sociali della Conferenza Episcopale Sarda.
Pubblicato nel 2018, il libro Chiesa di carta (Ed. Passione Educativa, pp. 124, euro 12,00) approfondisce come e quanto i principali mezzi di informazione delle diocesi italiane riescono a integrare le edizioni cartacee utilizzando anche il web, i social network e le app.
C’è ancora un futuro per i settimanali diocesani? “È nel contribuire a disporre tasselli di risposta a questa domanda che le pagine di Marco Piras si rivelano preziose e tutt’altro che scontate. Innanzitutto, nell’offrire una cornice di senso alla riflessione, evitando che essa si risolva a un livello puramente strumentale o difensivo.
L’orizzonte dell’impegno ecclesiale da cui l’autore muove vede il coinvolgimento diretto del Consiglio Episcopale Permanente e dell’Assemblea Generale della CEI, che seguono con preoccupazione l’indebolirsi di giornali di lunga storia: attraverso di essi è passata in filigrana la vita, la cronaca e la storia delle comunità e del territorio, della Chiesa e del Paese.
Il testo che ci consegna ci offre indicazioni significative per darle continuità nel segno della convergenza e dell’integrazione, secondo criteri di sostenibilità e dei necessari investimenti” scrive nella Prefazione al volume don Ivan Maffeis, Direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana.