Giovedì 19 aprile, h.18.30 – Libreria Azuni. Carlo Deffenu presenta La memoria del corpo (Alter Ego). Con l’autore, Emiliano Longobardi.
«Un sasso. Solo un sasso scagliato verso l’ignoto. Elsa pensò che le vite delle persone sono spesso sassi lanciati verso l’ignoto: sassi che rotolano, si fermano, si spaccano e, a volte, si perdono.»
Il libro.
Un romanzo intenso, avvolgente e carnale e che, come le migliori tragedie greche, esplora abissi dell’anima, segue le memorie incise sulla pelle e soprattutto in quegli occhi “pieni di parole, che chiedono a gran voce qualcosa”.
Carlo Deffenu è nato a Sassari e vive ad Alghero, dove lavora nel ramo della ristorazione. Nel 2013 è uscito per la Farnesi Editore il suo primo romanzo Domani sarà un giorno perfetto, nel 2015 Il clan dei cari estinti e nel 2016 La maledizione del cuore fantasma per la Watson Edizioni, quindi la raccolta di racconti Uno sputo di cielo, di venticinque autori e dodici artisti. Il clan dei cari estinti è stato tradotto in spagnolo e pubblicato dalla Meracovia Editorial con il titolo Sad y el clan de los medio muertos (2016).
Il racconto del corpo.
La presentazione di La memoria del corpo è inserita nel programma di Il racconto del corpo, rassegna letteraria organizzata dalla Libreria Azuni.
Oltre a Carlo Deffenu, sono stati protagonisti della rassegna Roberto Camurri, Rosella Postorino e Saverio Raimondo.
Quattro autori con voci dalla forte identità e ognuno con uno sguardo che si dirige verso orizzonti anche molto diversi, ma quattro romanzi in cui – sotto traccia – si snoda un sottile filo rosso tematico: il corpo. Il corpo muto per Roberto Camurri, il corpo reduce per Rosella Postorino, il corpo ansioso per Saverio Raimondo e il corpo come memoria per Carlo Deffenu.