A Selinunte per dire no al Femminicidio, alla violenza sulle donne di qualsiasi popolo e farlo con il Teatro, l’Arte, la Cultura, in un luogo di Storia e Cultura. Domani – Venerdì 27 Aprile – in Prima Nazionale: All’Uscita – Mistero Profano di Luigi Pirandello.
Continua il successo di FORME DEL RITO # secondo step – Venerdì 27 Aprile alle ore 17 la quarta serata. La Triplice di Hekate con il Teatro di Pirandello. In scena il Teatro di Pirandello con All’Uscita – Mistero Profano. Ingresso già dalle ore 17 – Parco Archeologico di Selinunte.
Caruso: “Domani serata contro il femminicidio con il teatro di Pirandello. Si potrà ammirare la mostra di grande successo : “Tois Theois”- con i reperti archeologici anche di recente scoperta. Selinunte avrà un programma ricco di appuntamenti internazionali. A Giugno riprenderà la campagna di scavi dell’Università di New Work. L’11 Maggio arriverà per la prima volta la Guida Ambientale Escursionistica AIGAE, Vienna Cammarota a piedi sulle orme di Wolfgang Goethe, dalla Repubblica Ceca. Arriverà dopo aver attraversato la Valle del Belice”.
Venerdì – 27 Aprile – Ore 17 – la Quarta Serata di Forme di Rito.
“Selinunte e il grande Baglio – riaperto da pochi mesi ospitano la mostra “Tois Theois” che sta registrando notevole partecipazione di pubblico. Architettura e riti dall’età arcaica all’ellenistica” sono il luogo e lo scenario de “Le FORME DEL RITO # secondo step ” nuovo ciclo di iniziative promosso dal Parco archeologico di Selinunte e Cave di Cusa . Venerdì avremo il grande Teatro di Pirandello. Domani a Selinunte per dire no alla violenza sulle donne”. Lo ha annunciato Enrico Caruso, Direttore del Parco Archeologico di Selinunte e Cave Cusa. Venerdì 27 Aprile, ingresso dalle ore 17, il Teatro di Luigi Pirandello al Parco Archeologico di Selinunte. Ma i grandi eventi saranno ancora al Parco Archeologico di Selinunte.
“Domani – Venerdì 27 Aprile, sarà una serata contro il Femminicidio, per i diritti umani e lo faremo attraverso l’arte del Teatro. L’11 Maggio arriverà per la prima volta la Guida Ambientale Escursionistica AIGAE, Vienna Cammarota a piedi sulle orme di Wolfgang Goethe, dalla Repubblica Ceca.
Arriverà dopo aver attraversato la Valle del Belice. Anche quello sarà un messaggio di valorizzazione del territorio. A Giugno riprenderanno gli scavi condotti dall’Università di New Work. Selinunte si candida sempre di più a punto di incontro di culture diverse. Ben 270 ettari di estensione – ha continuato Caruso – per quello che è uno dei Parchi Archeologici più importanti e grandi d’Europa, espressione di ben 2700 anni di storia della civiltà classica e dell’autentico stile dorico.
Abbiamo ben 7 Aree Archeologiche distinte quali: l’Acropoli, la Collina di Manuzza, la Collina Orientale, la Collina della Gaggera, il Quartiere Artigianale, il Battistero Bizantino, le Cave di Cusa. Nato appena nel 2013, oggi il Parco Archeologico conta ben 300.000 visitatori l’anno. Ora siamo solo all’inizio di grandi appuntamenti e di un progetto culturale articolato che nel 2018, vedrà Selinunte protagonista in Italia e nel mondo attraverso mostre, eventi culturali, scientifici e mediatici di grande livello e di notevole impatto mediatico”.
I Grandi eventi a Selinunte ci sono e stanno registrando grande successo di pubblico. Venerdì il Teatro di Pirandello.
“Venerdì 27 a Selinunte andrà in scena “All’Uscita” di Luigi Pirandello. È un omaggio alle donne, sarà una serata contro il Femminicidio, una riaffermazione dei diritti umani, sembra voler individuare come spazio medianico il palcoscenico, dove far consumare la reincarnazione dei morti. Insolitamente per l’autore, la scena ci conduce non in uno spazio chiuso, da salotto, ma in uno spazio oltre, dove i protagonisti parlano continuamente di un aldiquà, il mondo, e di un aldilà che però rinvia ancora alla “Terra”.
I personaggi che si manifestano sono, più che morti, “apparenze” di quell’aspetto che ebbero in vita – ha dichiarato Aurelio Gatti di Tetratidipietra – ma insieme così appassionati da far vibrare quell’ultima essenza di vita che ancora non li ha abbandonati. Importante ci sembra aggiungere al titolo il sottotitolo già indicato dall’autore, mistero profano.
Infatti nel testo c’è il tentativo di svelare un mistero attraverso una visione non mistica, ma tutta impregnata dell’umano sentire. Il ferocissimo duello tra uomo e donna, certamente legato al loro rispettivo ruolo nella società, qui mediato da una figura terza, dopo essersi espresso fino a sfociare nel femminicidio, si rivela superato da un dramma più grande: quello della non-realizzazione, della non- soddisfazione di sé, della identità incompiuta. I personaggi astratti e così simbolicamente rappresentati dallo stesso Pirandello, già nel nome (Filosofo, Uomo Grasso, Donna Uccisa), stimolano ad una messa in scena ancora più espressionista e astratta, che lasci però libero campo ad improvvisi squarci caravaggeschi pieni di vibrante passione e luce ardente.
La trattazione filosofica che Pirandello fa fare alle sue “apparenze” circa l’identità dell’uomo e il suo ruolo nel contesto sociale è il punto di partenza fondamentale per la rilettura del breve atto unico, dove più si amplifica il divario tra realtà e finzione, tra essenza e apparenza, tra desiderio e destino, più esso diventa una sorta di “fabula” per adulti, onirica e al tempo stesso crudele, che riesce a raccontare i sentimenti umani, come se si potessero rappresentare in carne ed ossa. Gli interrogativi sull’identità e sulla ragion d’essere non avranno risposte, ma si sublimeranno in uno scontro tra Terra e “Iperuranio”, dove l’essenza vincerà sull’apparenza”. Regia di Cinzia Maccagnano, con Raffaele Gangale, Dario Garofalo, Luna Marongiu, costumi e scene Monica Mancini. Assistente alla regia Marta Cirello.