“Riteniamo che il piano industriale presentato oggi da Sider Alloys, che prevede di far ripartire lo stabilimento ex Alcoa di Portovesme nel 2019 fino a raggiungere la produzione a pieno regime nel 2020, sia un valido punto di partenza sia per la ristrutturazione del sito sia per la salvaguardia dell’occupazione ma, per poterci definire completamente soddisfatti, restano da definire ancora svariati dettagli”.
Così il Coordinatore nazionale Cisal Metalmeccanici, Giovanni Centrella, commenta l’esito dell’incontro odierno al Mise sul futuro dello stabilimento sulcitano, evidenziando come “soltanto quando si conosceranno tutti i particolari del piano per il riavvio dello smelter e del programma per la ricollocazione dei lavoratori potremo considerare il riavvio della filiera dell’alluminio a Portovesme ormai a buon punto”.
“Tra le priorità – continua il sindacalista – resta il necessario coinvolgimento di tutti i reparti e di tutte le professionalità per garantire massima competitività e qualità al processo produttivo, nonché l’attiva partecipazione dell’imprenditoria locale, già a partire dalle prime fasi di rinnovamento degli impianti, così che anche l’economia del territorio possa giovare di questo nuovo valido impulso”.
“Auspichiamo infine – conclude – una rapida decisione sugli ammortizzatori sociali perché, nonostante la proposta di rifinanziamento attraverso un decreto legge per le Aree di crisi industriale complessa, temiamo che i tempi siano ancora troppo lunghi e molti lavoratori non hanno ancora ricevuto i soldi del primo semestre 2018”.