Nel Dipartimento di Architettura Design e Urbanistica, Complesso Santa Chiara ai Bastioni Marco Polo dall’11 al 31 maggio sarà possibile accedere alla mostra aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle 22:00.
Sassarese, nata nel 1970, dove ha compiuto i suoi studi presso l’istituto d’arte e l’Accademia di belle arti, prima in Decorazione e poi con la laurea magistrale in Grafica e arte scenica del web.
A Firenze, si forma presso la scuola internazionale di incisione “Il Bisonte”, dove approfondisce il Metodo Hayter. Frequenta alcuni seminari di incisione sperimentale a Cagliari.
Dall’inizio degli anni Novanta si interessa alle esperienze di environment, installazione, pittura ed incisione calcografica. Dal 2005 realizza filmati in stop motion in cui la pittura, l’incisione e la
postproduzione convivono nello schermo.
Tra le numerose mostre personali e collettive espone in Italia (a Firenze a Fortezza da Basso, segnalata dall’editore Vanni Scheiwiller a Bordighera (IM), a Cagliari ed in altri centri della
Sardegna, poi a Palermo, a Catania, a Urbino e a Venezia) e all’estero (prima alla Galerie Metropolis di Stoccarda, in Germania, poi in Spagna, in Romania, in Francia).
Partecipa a diverse iniziative culturali che la portano al confronto con realtà artistiche differenti, principalmente in collaborazione con scrittori e musicisti.
La sua attività artistica nell’isola si concentra spesso a Cagliari, in collaborazione con il centro culturale Man Ray, a Berchidda per il Time in Jazz nei progetti del PAV (a cura di Giannella Demuro e Antonello Fresu).
“E’ l’imperfezione delle cose che attrae l’attenzione di Monica Solinas, compresa la forma del mondo. Il suo sguardo indagatore va alla ricerca di quei dettagli apparentemente innocenti attraverso cui ridefinisce il senso degli accadimenti, svelandone l’intima natura”… “Nascono così le minute terrecotte incorniciate come preziosi talismani, o sospesi nel vuoto come misteriosi reperti di un’archeologia visionaria dove Monica Solinas rappresenta gli elementi naturali (il vento, la pioggia, la battigia, il cielo) in forma grafica e simbolica di carattere lirico: segni leggeri incidono la materia senza attraversarla, rimangono in superficie come ricami di un tessuto assorbente o si dispongono in ordine imperscrutabile che evoca motivi ancestrali di grotte primitive. ”(Mariolina Cosseddu).
“Il mondo è quasi tondo”
di Monica Solinas
11/31 maggio, Dipartimento di Architettura Design e Urbanistica, Complesso Santa Chiara, Bastioni Marco Polo
dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle 22:00.
info 33296512000
Giovanni Cazzona