In particolare le Fiamme Gialle, grazie al prezioso contributo delle banche dati in uso al Corpo e ad una minuziosa attività di controllo eseguita sul litorale delle coste della Sardegna nord occidentale, hanno potuto accertare che i proprietari delle imbarcazioni pur avendo immatricolato le stesse presso porti esteri (Nizza, Bruxelles, Tolone, Antibes e Bastia) avevano comunque l’obbligo di dichiarare i beni al Fisco in quanto cittadini residenti in Italia come, peraltro, disposto dall’articolo 4 del Decreto Legge nr. 167 del giugno 1990.
Il valore complessivo delle unità da diporto individuate ammonta a circa € 2.000.000,00 e le sanzioni contestate, comprese tra il 3% e il 15% del valore del bene non dichiarato, per gli ultimi cinque anni, sono state quantificate complessivamente in oltre € 200.000.
Una buona notizia per le casse dell’erario atteso che le sanzioni accertate risultano tutte interamente corrisposte.
L’attività svolta dai finanzieri di Alghero si inquadra nell’ambito della strategia, messa in atto dal Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza, finalizzata al contrasto dell’evasione fiscale internazionale nel settore del diporto nautico nell’ambito della Regione Sardegna.