È l’atto conclusivo di Alghero Street Photography Awards, contest cui hanno preso parte oltre 4mila autori provenienti da più di 50 Paesi sparsi per il pianeta e divisi in cinque categorie: fotografia di strada, ritratto di strada, fotografia di viaggio, fotografia documentaria, progetto e ricerca personale e una speciale categoria dedicata al racconto dell’isola.
Officine di Idee, l’associazione algherese che ha messo in moto l’organizzazione di ASPA18, punta a farne un appuntamento fisso, per appassionati e addetti ai lavori. Un’occasione, un momento e un luogo – il festival, la primavera e Alghero, al centro del Mediterraneo – per discutere di fotografia, di comunicazione, di reale, di arte, di cultura e di nuovi linguaggi in grado di mettere in connessione mondi che spesso, al contrario della fotografia di strada, si specchiano ma non si riconoscono fino in fondo. G
razie alla partnership di Fujifilm, al sostegno di Fondazione di Sardegna, al supporto di Comune di Alghero e Fondazione Meta Alghero e alla collaborazione di altri partner privati, la prima edizione di Alghero Street Photography Awards sarà animata da mostre, esposizioni, incontri, performance, workshop e letture con vere e proprie star della fotografia di strada mondiale.
Tra gli ospiti d’onore ci sono anzitutto i giurati che hanno selezionato i finalisti del contest di cui sabato si proclamerà il vincitore. David Gibson é nato nel 1957 a Ilford, Regno Unito, dove è nata la pellicola. Studi e lavoro da assistente sociale, all’inizio la suo fotografia riguardava anziani, bambini e disabili. La svolta nel 2000 con l’adesione al nascente collettivo In-Public. Scatta foto di strada da oltre 25 anni, è pubblicato ed esposto in numerosi contesti. Ha tenuto workshop a Londra, Beirut, Singapore, Varsavia, Amsterdam, Stoccolma, Bangkok, Atene. È autore di Street Photography. Manuale del fotografo di strada, best-seller di Thames&Hudson del 2014, tradotto in 7 lingue. Ha giudicato le opere della categoria Fotografia di strada.
Massimo Mastrolillo è di Torino, vive a Roma. Laureato all’Istituto europeo di Design di Roma. I suoi documentari a lungo termine testimoniano le conseguenze di guerre e disastri naturali e le loro ripercussioni sociali. Tra i suoi progetti più importanti Mozambique a nation balanced between poverty and dream, Indonesia: just another day, White murder, Bosnia and Herzegovina: if chaos awakens the madness, Life after zero hour and Aliqual. Pubblicato in numerosi giornali internazionali, ha partecipato a molte mostre e ha vinto premi come World Press Photo, Picture of the year international e Sony World Photography Awards. Ha giudicato le opere della categoria Documentario.
Gianluca Colla, fotografo e videomaker, racconta storie fotografiche avvincenti, dando enfasi a piccole e sconosciute vicende con immagini di forte impatto. È stato nelle più desolate aree del mondo e ha partecipato a spedizioni in Amazzonia, Antartico, il circolo Artico, India, Costa Rica e Islanda. È membro della National Geographic Creative, è stato pubblicato dalle riviste più prestigiose, i suoi clienti sono grosse agenzie pubblicitarie, organizzazioni non-profit e riviste. È un Fujifilm X-Photographer, brand ambassador per le fotocamere e obbiettivi X-Series Fuji. Tiene lezioni di reportage all’European Institute of Design. Ha giudicato le opere della categoria Fotografia di viaggio.
Augusto Pieroni, storico e critico di arte contemporanea, curatore e saggista. Già docente di Storia della fotografia all’Università di Roma La Sapienza e all‘Università della Tuscia di Viterbo, insegna Arti Visive e Progetto Creativo Personale alla Scuola Romana di Fotografia, Analisi Critica e Costruzione del Portfolio alle Officine Fotografiche e Storia della Fotografia allo IED Moda e la RUFA. È autore di Leggere la fotografia e altri libri. L’ultimo si intitola Portfolio! Costruzione e lettura delle sequenze fotografiche. Suoi articoli si trovano su riviste come Aperture, HotShoe, Eyemazing, Muse, Around Photography e FotoCult. Ha giudicato le opere della categoria Progetto e ricerca personale.
Salvatore Matarazzo, viareggino, esegue ritratti espressivi, descrive manie e ossessioni contemporanee. Inizia come fotoreporter al Tirreno e per agenzie. Attirato da vita di strada e spazi pubblici, usa il flash in modo istintivo, non convenzionale. Nel 2012 lascia il fotogiornalismo e si dedica alla street photography come forma espressiva incondizionata. Ha pubblicato nelle migliori riviste. Nel 2013 aderisce al collettivo Elephant Gun. Nel 2014 dedica il suo primo libro, Carnival, a Viareggio. È stato finalista al Miami Street Photography Festival. Col progetto Darwin is Street è arrivato terzo al TIFA, esposto al Pasa Futura Festival di Suwon, Sud Corea. È nel collettivo Full Frontal Flash. Ha giudicato le opere della categoria Ritratto di strada.
Uno dei protagonisti del Festival internazionale della fotografia di strada e d’autore sarà senz’altro Ziyah Gafic. Nato a Sarajevo, 38 anni, laureato in Letteratura comparata a Sarajevo, dal 1999 viaggia e copre fotograficamente i maggiori eventi in più di quaranta Paesi. Il suo lavoro è stato esposto in importati gallerie e festival come Visa pour l’Image a Perpignan, Rencontres d’Arles e Fovea Editions a New York. Ha vinto il World Press Photo, il Photo District News Award e il Kodak Award for Young Reporters at Visa pour l’Image. Con Brevi storie da società complicate l’obiettivo di Gafic cattura la calma e la determinazione delle persone che cercano di portare avanti la loro vita nonostante situazioni di crisi o conflitto. La ristretta selezione di foto, focalizzata sul doppio binario tematico della fede e dell’infanzia, suggerisce una nuova e fresca riflessione sulla complessità del contemporaneo vissuta come risorsa e non come ostacolo.
Alghero ospiterà in anteprima europea Rauschen, installazione multimediale di Christian Reister, fotografo tedesco, già ospite di diversi festival internazionali come il Photofestival di Arles, in Francia, e Fotografia Europea a Reggio Emilia. Arriva da Mykolayiv, in Ucraina, e ha appena 27 anni Sergey Melnitchenko. Membro di Upha – Ukrainian Photographic Alternative. Il suo lavoro racconta il periodo in cui ha vissuto in un night club cinese. Molto più interessante del palco, la vita dietro le quinte mescola sesso e desolazione, avventura e redenzione.
Tornano spesso e volentieri in Sardegna quelli del Boski Collective, collettivo polacco attivo dal 2014. I suoi componenti agiscono in numero multiplo, mai definito. Credono nel concetto di collettività e di opera condivisa. Come suggerito dal loro stesso nome – boski in polacco significa divino – indagano il concetto del divino declinato nelle piccole cose quotidiane suggerendo la riscoperta della meraviglia nei gesti più semplici, percependo la vita come una sorta di continua epifania.
Straordinaria anche la presenza di collettivi che hanno detto sì alla prima edizione di ASPA, che per Alghero sarà una grandissima vetrina.
Un-Posed è nato nel 2011 ed è composto da fotografi specializzati in street photography intesa come una forma non posata di documentazione. Il genere rivela i simboli e gli aneddoti nascosti nella vita di tutti i giorni, che generalmente passano inosservati.
Berlin1020 è un collettivo di sei street photographer berlinesi con base a Berlino. In un mondo appesantito da un costante diluvio di immagini usa e getta, Burn my Eye cerca di fornire una considerazione fotografica riflessiva e informata sulle circostanze, un modo per vedere la superficialità e la pretesa del passato, per bruciare l’impiallacciatura della società e vedere veramente.
Il collettivo Bulb è composto da artisti attivi nella fotografia urbana e rurale con un taglio espressivo delle immagini altamente estetico e poetico. Condividono la stessa visione ma non lo stesso punto di vista, il che da la giusta polifonia al loro scopo estremamente ambizioso di coprire tutti gli aspetti del neorealismo balcanico e creare immagini iconiche, nella metamorfosi e nell’interpretazione di tutti gli aspetti della vita in questa parte del mondo altamente contraddittoria e affascinante.
InQuadra è un collettivo fotografico fondato nel 2014 e focalizzato principalmente sulla fotografia di strada, anche se lo scorso anno ha deciso di allargare il proprio “campo visivo” e aprirsi anche ad altri stili fotografici, lasciando i membri liberi di esprimersi attraverso qualsiasi altro genere fotografico. InQuadra è attualmente composto da nove fotografi residenti in Italia, nel Regno Unito, in Belgio e in Norvegia. SPontanea è un collettivo di fotografi italiani dedicato alla street photography, nato nel 2013. SPontanea è la convergenza di diversi stili e visioni. SPontanea è anche promozione di progetti, temi e idee sulla Street Photography, sia all’interno del collettivo sia nel più ampio panorama fotografico italiano.
In-Public è nato nel 2000 per fornire una casa ai fotografi di Street, collettivo non commerciale, continua a esplorare le possibilità di questo settore. Tutti i fotografi del collettivo coltivano la capacità di vedere l’inusuale nella vita di ogni giorno e catturare il momento.
Chiude Full Frontal Flash, collettivo internazionale che concentra la sua ricerca sull’uso del flash nella fotografia di strada.