Otto interessanti iniziative AES hanno caratterizzato il calendario della seconda giornata di appuntamenti al Lingotto.
TORINO, 12.05.2018. Proseguono le attività degli Editori sardi al Salone del libro di Torino, in una seconda giornata caratterizzata fin dal primo mattino da lunghe file agli ingressi. Nel Padiglione numero 2 del Lingotto, lo stand Sardegna ha accolto ben otto appuntamenti AES, accomunati da un solo filo conduttore: raccontare l’isola, le sue arti, i suoi paesaggi e le sue tradizioni gastronomiche.
Arte, incisione e rivisitazione editoriale hanno dato il via alla sezione “Tra Isola e mondo”. Mettendo insieme i linguaggi di letteratura e arte, l’editrice Simonetta Castia e l’artista Gabriela Locci hanno presentato l’anteprima di un’originale progetto culturale, frutto della collaborazione tra Mediando e Casa Falconieri: Prototipi. Si tratta di una Piccola collana di libri a tiratura limitata, che prenderà forma a partire dai “prototipi” presentati al pubblico proprio a Torino. I “libri d’autore” sono elaborati con lastre riciclate e stampate su carte giapponesi di Awagami, uniche per caratteristiche di produzione e texture. I lavori, realizzati attraverso l’incisione e la serigrafia, uniscono le immagini al commento scritto e sono di pura creazione artigianale.
L’autrice Manola Bacchis e l’editore Francesco Cheratzu hanno illustrato invece “Nel segno del giudizio. L’arte nelle copertine di Salvatore Satta” (Condaghes), uno studio sulle copertine delle versioni nazionali e internazionali de “Il giorno del giudizio”, capolavoro del grande scrittore nuorese, tradotto in sedici lingue per quarantuno edizioni. Il volume, nel quale è inserita una testimonianza del figlio di Satta, Filippo, gode dell’introduzione di Tonino Oppes e contiene una raccolta completa, a colori, di tutte le copertine dell’opera analizzate da un punto di vista grafico ed editoriale.
L’arte e l’artigianato dell’isola sono stati ancora al centro degli incontri con la presentazione di un volume della Ilisso, “La collezione di Luigi Piloni dell’Università degli studi di Cagliari”. Il testo, corredato di stupende foto a colori, è stato illustrato dall’editrice Vanna Fois assieme alla curatrice scientifica Rita Pamela Ladogana e all’antropologa Susanna Paùlis. Il libro mette insieme nove autori di diversa provenienza disciplinare per nove saggi, dando spazio ai cinque grossi nuclei della collezione Piloni: Carte geografiche, Dipinti del Novecento, Stampe con vedute sulla città di Cagliari, Tessuti e Gioielli.
Un viaggio in mountain bike lungo le tradizionali vie della transumanza è stato al centro dell’illustrazione del volume “T-Track_In mountain bike nel cuore della Sardegna”, Imago Multimedia. Il manuale, ha spiegato l’autore Telemaco Murgia assieme al direttore di Tutto Mountain bike, Marzio Bardi, è nato da uno studio sul territorio e dalla valorizzazione del cicloturismo in Sardegna. Ne è venuto fuori un percorso che si snoda per circa trecento chilometri in un territorio incontaminato e unico al mondo tra la Barbagia e l’Ogliastra.
Due presentazioni hanno fatto da cornice a un evento gastronomico molto seguito e partecipato. La prima è stata “Cultura e tradizione popolare” della Ilisso, la collana tematica dedicata alla tradizione e alla cultura materiale della Sardegna. Gli autori Tonino costa e Susanna Paùlis hanno parlato in particolare dei volumi dedicati ai prodotti dell’enogastronomia dell’isola: “Il vino in Sardegna”, L’olio in Sardegna, Dolci in Sardegna, Formaggio e pastoralismo in Sardegna.
Nello stesso evento dedicato all’agroalimentare sardo, un pubblico numeroso ha accolto la presentazione di “La madre del pane”, sulla panificazione tradizionale e sui fermenti naturali. L’editore Carlo Delfino, con la coautrice Domenica Obinu, hanno esposto i principali contenuti del volume, che abbraccia due temi fondamentali, quello sensoriale e quello salutistico: dai processi biochimici dell’impasto e della lunga fermentazione alla digestione e recepimento da parte dell’organismo umano fino alla lotta allo spreco alimentare.
La serata si è chiusa all’insegna del giallo, con l’illustratore Bepi Vigna e il suo “Un lento battello per la Cina” pubblicato dalla neonata casa editrice sardo-lombarda “1000 e una notte”. È un’opera singolare che, attraverso una narrazione vertiginosa e una trama che porta in giro per l’Europa, racconta la storia di un detective sardo a Parigi. Il libro, ha spiegato l’autore, è ricco di suggestioni prese in prestito dall’opera di Turandot, dalla feroce ironia della poetica hitchcockiana e dallo “Strano ma vero” della Settimana enigmistica.