Fase di ristrutturazione e riorganizzazione aziendale per l’ATS Sardegna, tra le 49 nomine per le Strutture Complesse e l’ incorporazione del SS. Annunziata dalla ASL 1 Sassari all’AOU. Contestazione da parte del partito indipendentista: “Dopo 7 mesi dal voto del Consiglio la nuova rete non sta trovando attuazione, con nomine effettuate senza indirizzo e servizi fondamentali totalmente sguarniti dal punto di vista amministrativo. Questo è un problema politico.”
Una presa di posizione netta riguardante i mutamenti amministrativi che stanno avvenendo nell’Azienda per la Tutela della Salute della regione Sardegna. Posizione ufficializzata nelle due interrogazioni che il Partito dei Sardi ha presentato il 27 aprile scorso.
“Sul versante delle nomine – afferma l’on. Gianfranco Congiu – vediamo come sono state identificate delle figure i cui profili di competenza non ci è dato conoscere. Troviamo quantomeno curioso il fatto che la guida della Struttura Complessa multidisciplinare “Pianificazione strategica” è stata assegnata ad un pediatra, e che a capo della Struttura Complessa “Formazione” è stato messo un veterinario. Con tutto il rispetto per le categorie citate chiediamo quali siano i profili curriculari alla base di queste nomine.”
A rimarcare il concetto le parole dell’ on. Augusto Cherchi. “Sconosciuti gli esiti della profilatura redatta per le nomine. Quello che noi chiediamo è che vengano evitati questi percorsi fuori dalla regolamentazione aziendale e che venga dato l’esito del confronto che è stato portato avanti, tenendo conto del Curriculum e delle competenze dei singoli.”
Altro punto focale è l’accorpamento del SS. Annunziata nella AOU di Sassari, deciso con una delibera del 2015 della giunta regionale. “Questo accorpamento – spiega Cherchi – ha comportato il passaggio di circa 1300 dipendenti dalla ex ASL 1 all’AOU di Sassari, ma non ha implicato un trasferimento di personale amministrativo. Su un teorico spostamento di 55 dirigenti, solo per 25 di questi si è verificato. Esiste una graduatoria utile a ridurre o eliminare la carenza numerica di personale, ma l’assessorato ha inibito l’AOU dall’utilizzo di questa perché comporterebbe una violazione del blocco del turnover. La conseguenza è che l’azienda si trova a svolgere le proprie mansioni con deficit dovuti a queste mancanze. Chiediamo quindi una piena attuazione al processo di incorporazione.”
Ciò che emerge è un problema politico oltre che burocratico e amministrativo, dovuto alla mancata attuazione della riforma della rete ospedaliera decretata nella seconda metà dello scorso anno. “Quello che stiamo mettendo in luce – sottolinea l’on. Piermario Manca – è un distacco quasi siderale tra il consiglio e questa giunta. Le nostre aspettative non sono state portate avanti dall’assessorato. Non è stato rispettato l’atto legislativo, molto chiaro e preciso sulla questione. Se non venissero fatte le riforme avremmo delle colpe come consiglio, ma nel momento in cui queste vengono fatte e non vengono rispettate qualcuno deve pagarne le conseguenze.”